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Omeopatia si :informarsi al meglio grazie alla rete

Da Farmacia Serra Genova

Omeopatia si :informarsi al meglio grazie alla rete.Abbiamo spostato la rubrica dal Martedi' al Lunedi'perche' chi fosse interessato a documentarsi domani ha, grazie alla rete ,una grandissima opportunità.
Infatti ci sarà a cura del Corriere della Sera un incontro alle 18 dal titolo "Omeopatia o medicina tradizionale" tra Christian Boiron presidente degli omonimi Laboratori e Silvio Garattini, direttore e fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche «Mario Negri».Sara' possibile seguirlo in streaming da http://www.corriere.it/.
Questa nostra rubrica non ha mai avuto obiettivi di spingervi all'uso di prodotti omeopatici,come abbiamo scritto piu' volte,ma solo di trasferirvi le nostre esperienze aiutandovi a scegliere, come se veniste fisicamente da noi in farmacia e ci chiedeste un parere .
Almeno metà degli italiani nell' arco di un anno ha provato a combattere i sintomi di influenza, raffreddore, allergia o mal di testa con unguenti, pillole, granuli e colliri omeopatici .Sono oltre 60 mila i medicinali di base, gli altri sono diluizioni delle materie prime. I medici che le prescrivono da noi sono oltre 25 mila.
Secondo i dati raccolti da Omeoimprese, l' associazione delle industrie di settore, negli ultimi 15 anni il numero di pazienti che si affidano all' omeopatia è cresciuto del 65 per cento. Circa 11 milioni. Il rapporto Eurispes del 2010 segnala che i pazienti sono passati in 10 anni dal 10,6 per cento della popolazione al 18,5. Un buon contributo ad una «squadra» di affezionati che in Europa conta circa 100 milioni di persone.
Nel 1992 la Federazione degli Ordini dei medici, la Fnomceo, ha stabilito con un documento approvato a Terni che sei discipline cosiddette complementari (indicate anche col termine impreciso, alternative) possono essere considerate a tutti gli effetti atti medici. Oltre all' omeopatia, fitoterapia, omotossicologia, antroposofia, medicina cinese e agopuntura. È probabile che l' elenco sarà aggiornato.
Il consumatore italiano, a differenza di quello francese o tedesco, in mancanza di un riscontro cartaceo non può risalire al contenuto delle boccette anche se ne avrebbe il diritto in quanto la presenza del «bugiardino» è stabilita da una direttiva europea da noi non ancora applicata. «Se previsto, ci metteremo in regola», promette il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Che da una parte annuncia le iniziative attese da produttori e cittadini, dall' altra serra i ranghi nei confronti di un armamentario terapeutico che non ha mai goduto della simpatia delle autorità sanitarie.«Sulle confezioni e ancora più chiaramente sul foglietto illustrativo verrà scritto che l' efficacia di questi prodotti non è scientificamente provata. I consumatori devono essere garantiti e informati»
Questi sono un pò di dati tratti da vari articoli riguardanti l' argomento ,certamente dopo la chiaccherata di domani ,che cercheremo di non perderci,avremo altro materiale interessante da proporvi e che speriamo serva ad aiutarvi a raggiungere l'obiettivo finale che abbiamo tutti : la guarigione dei piccoli .


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