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On parle le Chiac today!

Creato il 08 giugno 2012 da Ninja

Salve a tutti!

Oggi parliamo di una scoperta che ho fatto di recente, ovvero l’esistenza dello Chiac. Questa piccola meraviglia della natura (umana) è una cosiddetta lingua di contatto, ovvero nata dalla sintesi di due realtà linguistiche differenti, in questo caso il francese e l’inglese. Lo Chiac è parlato soltanto nella provincia canadese del Nuovo Brunswick, in zone sparse e discontinue (praticamente varia da villaggio a villaggio), e solo dagli Acadiani.

Chi sono gli Acadiani? Ebbene, questi signori sono i discendenti dei coloni francesi che nel Settecento colonizzarono l’Acadia, la zona del Canada delle cosiddette province marittime (Isola del Principe Edoardo, Nuova Scozia e Nuovo Brunswick). Gli Acadiani, francofoni, hanno sviluppato una propria versione del francese che è diversa da quella usata in Quebec. Nel corso dei secoli ha preso una piega talmente differente che un francofono acadiano che parla in dialetto è sostanzialmente incomprensibile per un altro francofono (non importa di dove).

Non ne avete mai sentito parlare? Allora ecco qualcosa che senz’altro ve li farà venire in mente. Durante la Guerra dei Sette Anni, che venne combattuta contemporaneamente sia in Europa che nei territori coloniali del Nord America, il governo britannico espulse dalle colonie marittime centinaia di Acadiani. Questi profughi fuggirono verso sud, attraversando quelli che ora sono gli Stati Uniti e stabilendosi in quello che diverrà lo stato della Louisiana che come tutti sanno ha una forte componente francese… o meglio Cajun. Vi siete mai chiesti da che cosa viene la parola Cajun?

E’ semplice! Acadiano in francese si dice Acadien, ma in francese acadiano è Acadjonne. Se leggete quest’ultima parola con accento inglese, ottenete Acajun. La ‘a’ iniziale cadrà negli anni per semplice aferesi.

Ora che sappiamo che origine hanno i nostri amici Acadiani, vediamo un po’ che cos’è lo Chiac. Prima di tutto, ci tengo a precisare che gli Acadiani di norma parlano il francese acadiano. Posto questo, in alcune comunità si parla lo Chiac, una mirabile nonchè alquanto buffa fusione: la grammatica è quella francese ma una quantità notevole di termini è presa direttamente dall’inglese ma utilizzata come se fosse una parola francese.

Ecco un esempio tanto per capirci:

“Ho attraversato la strada” – in francese: “J’ai traversé la rue” – in inglese: “I crossed the street” – in chiac: “J’ai crossé la street”

Come si può notare lo Chiac conserva la grammatica del francese, con tanto di coniugazione, articoli e generi (la street è ancora femminile!), tuttavia usa dei termini presi chiaramente dall’inglese.

Lo Chiac è stato considerato per molto tempo come una sorta di zoticoneria contadina, un misto di pigrizia e stupidità che non andava incoraggiato, similmente al cosiddetto Franglais, termine spregiativo usato sostanzialmente per indicare i francofoni canadesi che mischiano sguaiatamente parole inglesi (pronunciate male) in mezzo a un francese molto dialettale.

Sotto la spinta dell’ultimo governatore del Nuovo Brunswick tuttavia, lo Chiac sta riacquisendo una sua dignità culturale, con tanto di programmi di insegnamento e numerosi artisti che si battono per la sua protezione, tra cui i divertentissimi Radio Radio (http://www.youtube.com/watch?v=IqfSoDG1C3g).

Nota di colore: per i francofoni e gli anglofoni madrelingua, lo Chiac è difficilissimo da comprendere. Io lo capisco meglio del Quebecois per qualche motivo. Forse sono più abituato a cambiare continuamente contesto linguistico, non saprei.

On parle le chiac today!

Niente saluti oggi, solo un pensiero rivolto all’Emilia Romagna martoriata dal terremoto. <3



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