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On the Air from New York

Da Chezmonik
On the Air from New YorkGli Americani bevono sempre, hanno tutti e sempre qualche bibita in mano, che siano drink vitaminico in technicolor, o succhi di frutta di tutti i generi, mi ha piacevolmente  sorpreso vedere poca coca cola in giro, ma forse anche loro si sono stancati, oppure si illudono che bere bibite con vitamine sia meglio, la metà del contenuto è zucchero, qualunque cosa si beva. 

Gli Americani hanno sempre le cuffiette nelle orecchie, SEMPRE, ho il sospetto che qui a New York le regalino per essercene un consumo così smodato.


Gli Americani mangiano ad ogni ora del giorno e della notte, sempre Street Food di ogni genere e qualità, hanno sempre in mano contenitori strani, pieni di cibo, hanno molti spazi carini fatti ad hoc, tavoli sedie, e ombrelloni con ricarica cellulare a energia rinnovabile, si possono sedere ovunque e mangiare il cibo acquistato, in questo trovo siano molto più tolleranti di noi, se penso che a Roma è vietato mangiare un panino per strada.



On the Air from New York

Il mio punto di osservazione preferito è la metropolitana, ignorando il fatto che quando esco ho la stessa temperatura corporea del mio frigorifero, è stupendo, di solito trovo posto a sedere e mi metto ad osservare, ho visto di tutto:  una ragazza decisamente sovrappeso vestita con una tuta integrale gialla e sopra un tutù nero (sì, sì, pensate giusto, quello delle ballerine classiche) a una donna indiana che recitava il rosario scandendo le palline della sua preziosa collane, a un povero cane rosa shock, a signori di tutti i tipi che, con estremo coraggio, entrano e a voce alta ti spiegano cosa vendono, cd con tanto di anticipazioni sonore, libri dal titolo "come cambiare la propria vita" venduto dallo scrittore evidentemente in difficoltà economica, a merendine, acqua fresca ecc.. in metropolitane si dorme, o almeno io vedo costantemente persone che pochi minuti dopo essere entrati si addormentano, è duro lavorare a New York, hanno ritmi di lavoro stressanti, lavorano in posti non sempre salutari come gli scantinati (ci fanno di tutto, riparatori, ripostigli di merce e non so cos'altro..) e hanno poche ferie e permessi e di certo non retribuiti, questo se non sei un manager ovviamente, e ci credo che poi si addormentano!
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Questa povera cagnolina sottobraccio ad una signora in metropolitana


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Ovviamente la popolazione è in gran parte di colore, mi mettono una gran tranquillità, e mi danno l'impressione di avere ciò che a me sento mancare, la libertà, non hanno vergogne e si prendono il tempo che gli serve per fare e dire tutte le cose, parlano ad alta voce, ridono , scherzano sempre, e poi sono proprio belli, vedo ogni giorno ragazze splendide e ragazzi che non hanno nulla da invidiare, sembrano  modelli, ecco a dire il vero stare qui è come stare in un film, solo che nei film la puzza terribile che si sente in giro non la si percepisce, ne la si immagina e invece c'è, eccome.
Inizio a scrivere del mio viaggio 10 giorno dopo il mio arrivo, sono successe diverse cose, smagnetizzate tutte le carte di credito, rimasti fuori casa appena l'amico che ci ospita è partito per 2 settimane in Russi,a e una serie di disagi che non vi sto ad elencare, ma abbiamo anche fatto una serie di esperienza molto belle di cui ho intenzione di parlarvi recuperando il tempo perduto.
Oggi ho deciso di andare a vedere il GreenMarket di Union Square, volevo partire dal più famoso, ma in realtà lo fanno anche nei vari quartieri, si tratta di un mercato a km zero, dove tutti gli agricoltori della zona si ritrovano diverse volte la settimana, il lunedì, mercoledì il venerdì e il sabato, dalle 10 alle 17 circa.
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A parte il sole che picchiava direttamente in testa alle ore 13, orario assolutamente sbagliato del nostro arrivo, è stata davvero una bella passeggiata  dove ho trovato tante cose strane, come la le piantine di menta alla cioccolata a verdure mai viste e di cui ancora non so granché purtroppo, ho però trovato la farina integrale biologica che cercavo, alla modica cifra di 5$ per nemmeno un kg di prodotto,  mi sono decisa a farei il pane, il problema è che con il caldo che fa, se accendo il forno rischio il divorzio e non mi pare bello, per cui vorrei tentare di farmi una specie di pita greca , ho già acquistato il lievito e, se mi sta leggendo qualche amica blogger o cuciniera, e mi vuole lasciare qualche sua ricetta per fare il pane in padella, mi farebbe felice  perché qui nel Bronx vendono solo del pane molliccio con un NON gusto chimico e insapore, una cosa terribile e immangiabile.
Come dicevo siamo nel Bronx e a dirlo così fa spaventa anche a me, ma mi sono trovata qui in questo quartiere popolare pieno di latini e afroamericani che non mi impensieriscono affatto, qui c'è sempre vita, musica a tutte le ore del giorno, e le persone in strada fanno di tutto, fin dal nostro arrivo ho notato che sotto la finestra della camera c'è la classica colonnina idrante sul marciapiede che, regolarmente viene rotta, e questa spruzza fuori acqua a gran potenza, tanto forte che e a letto ho l'impressione  di stare vivono ad un fiume, a volte mi fa piacere altre no, vengono a chiuderla regolarmente dopo 2/3 giorni di perdita di acqua e dopo nemmeno un giorno gli abitanti della zona la riaprono, ci fanno di tutto, i bambini si divertono da pazzi a bagnarsi e fare le corse sotto l'acqua, allestiscono piscine sui marciapiedi e ci fanno il bagno vestiti, lavano le macchine.
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Giorni fa siamo stati a Coney island, il mare-oceano di New York, in realtà ci sono voluta andare perché vedere il Cyclone,  montagne risse costruite negli anni 20' fatte di legno e ancora funzionanti, ma non avevo idea che mi sarei trovata davanti a un mega parco giochi costruito intorno a loro! Le montagne russe sono belle ma poco frequentate, abbiamo tentato di partecipare a qualche gioco, ma il pacchetto minimo di ticket da acquistare era di 29 $, troppi a parere mio da spendere in giochini e così abbiamo passeggiato fino a ritrovarci davanti all'oceano, guardandolo bene abbiamo convenuto che saremmo potuti anche essere a Porto Garibaldi per l'aspetto, ma poi un tizio con un pitone al collo che camminava sereno mi ha convinto del contrario., ah mi sono anche tagliata un piede con un coccio di vetro lasciato da qualche cretino sulla spiaggia!


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Spero di non avervi annoiato ma incuriosito, se avrete 2 minuti per leggermi ancora la storia continua, un abbraccio, mi mancate!


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