Magazine Cinema

Once Upon a Time, le favole fanno ritorno sulla ABC

Creato il 22 ottobre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

22 ottobre 2013 • Serie TV, Serie USA, Vetrina Cinema, Videos •

Il giudizio di Carlo Lanna

Summary:

Biancaneve, il Principe Azzurro, Emma, Regina ed Hook nell’Isola che non c’è 

La serie favolistica della ABC è giunta al suo terzo capitolo. In America infatti, domenica scorsa, è stato trasmesso il quarto episodio, mentre in Italia aspettiamo il ritorno di Once Upon a Time per il prossimo anno. Una terza stagione questa che fin dalle prime battute promette scintille, ma soprattutto ha l’insano compito di riaccendere le emozioni nel cuore delle spettatore, dato che lo scorso anno questo show televisivo non sempre ha brillato in quanto ad originalità.

A quanto sembra però il periodo di incertezza è passato, e la serie ha trovato la sua strada, regalando al pubblico una premiere mozzafiato che non ha dimenticato però le sue tradizioni. Lugubre e dark la premiere stagione di Once Upon a time, ha visto Biancaneve, il Principe Azzurro, Emma, il fascinoso Hook, Regina ed il temibile Tremotino, compiere un viaggio oltre i limiti dell’immaginazione. Infatti con la nave di Hook, gli avventurieri solcano i mari dell’Isola che non c’è, per salvare il piccolo Henry rapito dai Bimbi Sperduti. Peter Pan, l’eterno ragazzino qui raffigurato come un essere subdolo e malvagio, ha guadagnato l’egemonia grazie ai suoi modi di fare da vero dittatore, trasformando un paradiso idilliaco, in un mondo tetro e pieno di pericoli. Emma e tutti i viaggiatori ne pagano infatti le conseguenze fin da subito. A questa linea narrativa se ne intrecciano ben due, una che come al solito approfondisce il passato di uno dei protagonisti, e l’altra dove vediamo Neal (ex fidanzato di Emma, padre di Henry e figlio di Tremotino), prigioniero in una terra lontana dove ritrova Aurora ed il Principe Filippo.

Biancaneve, Emma, Il Principe Azzurro, Regina

Biancaneve, Emma, Il Principe Azzurro, Regina

Seppur non all’altezza delle aspettative, la serie fiabesca della ABC, riesce ancora ad emozione anche se ha perso un po’ l’effetto sorpresa. Once Upon a Time caduta purtroppo vittima della dura legge della serialità, perde originalità e freschezza; eppure nonostante tutto è ancora una serie che può contare su un cast omogeneo, di grande spessore e su un patrimonio “storiografico” che rimane immutato nel tempo. La fiaba quindi incontra il drama familiare, si tinge di soap-opera, si macchia di avventura e viene servita con dei dialoghi intensi, mai banali, personaggi sfaccettati e con l’aggiunta di un fascino old fashion. Once Upon a Time quindi, con questa terza stagione, affronta una nuova sfida. Snaturando l’idea di partenza, la serie tv sembra essere diventato un dramma di formazione impreziosito da tanti colpi di scena e battute graffianti.

La componente magica è sempre più presente all’interno della vicenda, ma forse a causa di alcuni effetti speciali a low budget, questa nuova sperimentazione non arriva dritto al cuore, facendo subire l’effetto contrario. Se quindi la vicenda di fondo sta perdendo qualche colpo, la serie può contare sulle vicende dei singoli personaggi che sono ancora il fiore all’occhiello di questa produzione televisiva. Belle ed emozionanti sono le parentesi favolistiche (specialmente quelle dedicate a Tremotino e Regina), superbe le parentesi tra Biancaneve ed il Principe Azzurro ed intriganti i piani di Regina che nonostante tutto si conferma il pilastro della serie. Spiazza invece la scelta del personaggio di Peter Pan, mentre fa battere il cuore l’attrazione tra Emma ed il subdolo capitano Uncino.  Siamo appena all’inizio della stagione e nonostante Once Upon a time non è al top come tre anni fa, rimane comunque una serie tv da vedere tutta d’un fiato perché riesce a colpire e sedurre il bambino che è in noi.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog