Il giudizio di Marco GoiSummary:
Once Upon a Time, c’era una volta una bella serie fantasy, che riviveva in maniera originale e inaspettata il mondo delle fiabe così come l’avevamo sempre conosciuto. Facendo tesoro della lezione di Shrek, ma adattandola in una maniera personale, Once Upon a Time ci aveva fatto riscoprire in modo differente storie e personaggi già ampiamente noti, andando a costruire un nuovo mondo dall’enorme potenziale. Quel potenziale purtroppo è andato via via sprecato nella maniera più banale possibile, stagione dopo stagione. Tralasciando le belle intuizioni dei primi tempi, gli autori sempre più impigriti hanno preferito giocare facile, concentrandosi su archi di storie della durata di metà stagione, incentrati di volta in volta su qualche personaggio differente. Abbiamo così avuto la parentesi, lostiana più nelle intenzioni che nei risultati, sull’Isola che non c’è insieme a un Peter Pan incarognito. Quindi hanno cominciato a sfruttare la scia del successo fantasy del momento. È toccato a Il mago di Oz, rivissuto con un occhio vicino al recente Il grande e potente Oz di Sam Raimi, e adesso è arrivato il momento di Frozen.
La prima metà della quarta stagione di Once Upon a Time, appena conclusasi negli Stati Uniti su ABC, è stata in buona parte incentrata sulle vicende di Elsa (Georgina Haig) e Anna (Elizabeth Lail), le due protagoniste della pellicola Disney di maggior successo degli ultimi anni. Va riconosciuto come all’inizio l’idea di questo ripescaggio sia risultata carina e abbia aiutato non poco la serie a risalire negli ascolti quasi ai livelli delle prime due stagioni. Svanita la curiosità iniziale di vedere i due personaggi di Frozen in carne e ossa, le trame della serie si sono però sviluppate in maniera prevedibile, con il solito scontro con il cattivo di turno. Un cattivone, anzi una cattivona pure in questo caso inizialmente niente male.
Nel ruolo di Ingrid anche nota come Snow Queen, la perfida zia di Anna ed Elsa, dotata del potere di ghiacciare qualsiasi cosa come quest’ultima, abbiamo ritrovato con piacere Elizabeth Mitchell, memorabile interprete della dottoressa Juliet Burke in Lost, di recente vista anche nelle sfortunate e poco riuscite serie V e Revolution. Con i personaggi buoni come Biancaneve (Ginnifer Goodwin) e il suo Charming (Josh Dallas) e persino Hook (Colin O’Donoghue) con Emma (Jennifer Morrison)che si comportano in maniera sempre più sdolcinata e stucchevole, c’ha allora pensato lei a tenere in piedi la situazione e l’interesse. Peccato che pure la Regina delle Nevi abbia perso la sua cattiveria iniziale, per rivelarsi l’ennesima dura dal cuore tenero che, dietro al suo aspetto glaciale, in realtà è solo in cerca di amore e di una famiglia. Come un po’ tutti i personaggi di Once Upon a Time.
Se il crossover tra Once Upon a Time e Frozen si può quindi dire riuscito solo in parte, cosa ci aspetterà a questo punto? Nella seconda parte della stagione, con Elsa, Anna e la Snow Queen messe da parte, ci troveremo di fronte a un nuovo trio di donne. Un trio di super cattive apparso nel midseason finale e che ritroveremo a partire dall’1 marzo 2015 negli USA su ABC, quando la serie tornerà dopo la lunga pausa invernale. Si tratta di Ursula (Merrin Dungey), di Crudelia De Mon (Victoria Smurfit) e di Malefica (Kristin Bauer van Straten, la Pam di True Blood). Le prime due provengono da due classici Disney come La Sirenetta e La carica dei cento e uno, mentre l’ultima cerca di sfruttare la scia del successo recente del film con Angelina Jolie. Dopo Frozen tocca quindi a Maleficent, ma l’impressione è che ormai gli autori di Once Upon a Time non sappiano più quali pesci, e quali fiabe, pigliare.
di Marco Goi per Oggialcinema.net