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“Ong non-estinti poetry” e “Il teatro abusivo”: l’obbligo del conflitto! Alle "2 rocche" il 31 Agosto

Creato il 26 agosto 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

 “Ong non-estinti poetry” e “Il teatro abusivo” di Massimo Pastore invitano all’ormai tradizionale appuntamento “polemoso”alle “2rocche” di Capo Boeo (Marsala, 31- agosto - ’13, ore 21).

Qui la “polemica” (il polemos della polis) e le istanze conflittuali con le ragioni dell’eterogeneità e delle armi della critica, o della politica dell’arte (in genere) antagonista. Nessuna requie per l’arroganza imperante del potere di basso livello e l’impotenza intellettuale-dialettica che lo qualifica.

In questa cornice roccara, la presenza delle soggettività (diverse) si fan carico del “polemos”; e lo fa con il proprio dei segni dei mondi dell’arte antagonisti, pluralmente (l’arte, la poesia e la letteratura... che sono la “malinconia dell’essere” – l’insoddisfazione dello stato delle cose – e la “nostalgia del non-essere-ancora” – il desiderio di una alternativa che cerca uno spazio di realizzazione –, come suggerisce la lingua di Ernest Bloch).

Non è solo una presa di posizione contro il lontano potere dell’amministrazione nazionale  e mondiale; il nostro riferimento è, soprattutto, il vicino potere della locale governance marsalese e il suo feudalesimo improvvisato e presente, non prossimo venturo. Basta un’occhiata distratta intorno (in vero non mancano neanche le responsabilità degli amministrati e del “marsalese” di F. D’Anna) per rendersi conto che le pecche e le cappe non mancano e non sono allegre né per noi né per la democrazia di regime. Gli alcuni ultimi avvenimenti e documenti che hanno intaccato la vita pubblica di Marsala, come quella nazionale, non hanno bisogno di alcuna speciale facoltà per essere denudati e smascherati.

Su questo scoglio di Capo Boeo – dove ognuno è invitato a essere insieme attore, spettatore e protagonista, facendosi voce corale con linguaggio che è proprio e insieme diverso (altro) –, ECCO i nomi del teatro, della poesia, della letteratura, della musica e dell’arte CHE APRIRANNO LE DANZE dell’OBBLIGO DEL CONFLITTO: Massimo Pastore (“teatro abusivo”), Fabiola Filardo, Massimo Graffeo, Francesco Torre, Anna Clara Giampino, Claudio Forti, Antonino Contiliano, Fabio D’Anna, Francesco Vinci, Enzo Zizzo, Giacomo Bertuglia, Michele Pantaleo...e altri amici (locali e fuori zona).

Ci mancano i pittori ma li aspettiamo!

AVVISO: ognuno, viste le condizioni del posto, e salve le condizioni meteo, si auto-organizzi in termini di: lampade, candele e strumenti vari per la serata...

Vi aspettiamo in tanti (locali e fuori zona), ma anche in pochi (Perché non tutti? ... Una presunzione che non ci appartiene!). MA SE CESARE VUOLE NOI SERVI, noi vogliamo Cesare morto e la salvezza lì dove maggiore è il percolo e sotto il cielo il caos, tanto per ricordarci con Shakespeare, Hölderlin e Mao.

Antonino Contiliano

 

  


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