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Onomatopee

Creato il 26 agosto 2012 da Unarosaverde

Brum,trttr,ttrt,brum,brum diceva il motore del camper che risaliva la penisola bollente mercoledi pomeriggio, attraversando la pianura padana cotta dal sole, fermandosi ai piedi delle Alpi davanti al cancello di casa.

Clang, creak hanno salutato il cancello e le porte mentre il profumo di casa invadeva le narici e mi dava il bentornato, una volta ancora.

Tic,toc,tic,toc,tic,toc hanno ritmato i piedi su e giù per le scale, mentre scaricavamo le nostre cose e l’ultimo atto della vacanza veniva completato.

Swosh,swosh,swosh cantava la lavatrice caricata più volte fino a notte, prima il bianco, poi lo scuro, poi i colorati chiari, poi i salviettoni da spiaggia e da doccia e poi… Poi basta, tutto era di nuovo pulito.

Zzzz,zzzz,zzzzz minacciavano le zanzare sul balcone mentre stendevo il bucato all’aria della notte e poi tic,tic,tic,wooosh, uuuh,uuhhh,craaack, broombroombooom, tic,tic, tic danzavano alcune ore dopo la pioggia, il tuono e il vento dall’alto della valle muovendosi verso il lago, il loro cammino illuminato da mille lampi. E ancora zzzz, zzzzz, zzzzz  ridevano le zanzare mentre ritiravo i panni profumati e umidi in tutta fretta mentre le case accanto dormivano.

Ccshhhshhsss, ccshhhshhsss canterellava la moka la mattina dopo in risposta al mio yawn; bip,bip diceva il PC dell’ufficio pronto a rimettersi in moto nel silenzio di un’azienda ancora quasi deserta, dlingdlong risuonava il campanello del negozio davanti a casa, swiff,swiff,ouff,swiff scorreva il ferro da stiro sulle magliette e i pantaloncini, bauf,bauf, mieao,mieao confabulavano gli animali del quartiere alla ricerca di un angolo in ombra, zac,zic,zac si muovevano veloci le forbici dal parrucchiere a sfoltire la frangia e pareggiare le punte. Bla,bla,bla, cicalavamo ieri sera davanti ad una grossa pizza divisa in tre, donne ciarliere e allegre che discutevano di tutto e di niente mentre la cittadina fuori si addormentava.

E i rumori di sempre hanno sostituito pian piano lo sciabordio delle onde del mare.

Sigh, sospiro stasera, completata ogni cosa, nella quiete della mia casa, i vestiti per domani già pronti, mentre punto la sveglia del lunedi. Si ricomincia. Sigh. Sigh.


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