Ahmad Shaheed, l’inviato speciale delle Nazioni Unite, ha presentato il 28 ottobre il suo ultimo rapporto sulla situazione dei diritti umani all’interno della Repubblica Islamica. Il suo report, durissimo, sarà oggetto di diversi articoli che pubblicheremo sul nostro sito. In questo primo articolo, vogliamo denunciare lo stato drammatico dei cristiani iraniani. Secondo quanto denunciato dall’inviato speciale dell’ONU, nelle carceri iraniane mietono abbandonati 49 cristiani, dimenticati dalla Comunità Internazionale. In particolare, denuncia Shaheed, sempre piu’ dura si è fatta la repressione delle autorità contro i fedeli cristiani protestanti, i cui siti Internet vengono bloccati e le chiese vengono chiuse. Nell’aprile 2014, ricorda l’inviato internazionale, le forze di sicurezza hanno arrestato sei cristiani nel sud di Teheran, con un blitz nella casa di un fedele, trasformata segretamente in Chiesa. I loro nomi sono Ehsan Sadeghi, Nazy Irani, Maryam Assadi, Ali Arfa’e, VahidSafi e Amin Mazloomi. Negli ultimi 3 anni, quindi, la mano criminale del regime si è abbattuta in maniera durissima contro i convertiti, ovvero coloro che hanno abbandonato l’Islam per abbracciare il cristianesimo. Per loro, i Mullah non hanno alcuna pietà e la pena per apostasia può anche essere la pena di morte. Tra coloro che languiscono in carcere per questo motivo, vogliamo ricordarlo, c’è il Pastore Farshid Fathi, a cui di recente sono state anche negate le cure mediche…
Facciamo appello a Papa Francesco, in quanto capo della Chiesa di Roma, per ottenere la liberazione dei cristiani iraniani e il loro diritto inalienabile a professare il Credo liberamente e senza la minaccia del Terrore!