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Opac annuncia fine siti creazione armi chimiche siriane

Creato il 31 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
L' Opac ha annunciato la distruzione dei siti di produzione di armi chimiche in Siria. Ora si passerà alla distruzione delle armi vere e proprie.

Photo credit: FreedomHouse / Flickr / CC BY 2.0.

Opac in Siria. Nuovo traguardo raggiunto in Siria per quanto riguarda il programma di distruzione dell’arsenale chimico di Assad. Gli ispettori dell’Opac (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche e neo promossa premio nobel per la Pace) hanno annunciato che tutto l’apparato per la produzione di un arsenale chimico in Siria è stato distrutto. Si tratta naturalmente dell’apparato dichiarato da Damasco, quindi quello ufficiale, ma la notizia è importante e l’Opac ha volutamente diffuso la notizia in maniera ufficiale tramite un documento ottenuto dall’agenzia Reuters. Nel documento si legge come l’Opac abbia “verificato, e visto distrutta, tutta la produzione critica e gli equipaggiamenti per la miscela e il riempimento, dichiarata dalla Siria”. Dopo la dichiarazione da parte siriana della dislocazione dei siti, gli ispettori Opac hanno condotto indagini in 21 dei 23 siti dichiarati, anche se i problemi per la sicurezza non hanno consentito agli ispettori di raggiungere gli ultimi due (ma il governo ha comunque preso un impegno formale di distruzione degli impianti anche in questi due siti), concludendo così la seconda parte del programma di disarmo concordato tra Opac e Siria. Conclusa questa fase, in teoria, il regime di Damasco non dovrebbe avere più nessuna capacità di produzione di armi chimiche. Nonostante l’annuncio della distruzione dei siti di produzione delle armi sia stata data con grande soddisfazione. bisogna ricordare che, stando alle clausole del trattato, l’Opac aveva fissato al 1 novembre il termine ultimo per l’individuazione e la distruzione dell’apparato di produzione. Ora si passerà alla terza fase dell’accordo, che prevede la distruzione delle armi chimiche vere e proprie. Per questo obiettivo il regime siriano avrà una scadenza più lunga, ovvero fino alla metà del prossimo anno, per smaltire le circa mille tonnellate di agenti chimici in suo possesso. Non resta che attendere e sperare che anche questa fase venga ottemperato dal regime di Damasco nel rispetto dei tempi e con trasparenza, per continuare il cammino sul processo di pace.


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