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Open day "l'acquario ed i segreti dello stretto di messina"

Creato il 14 febbraio 2014 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi

L'Acquario della Villa Mazzini di Messina, in collaborazione con le Associazioni Fondo Ambiente Italiano delegazione di Messina, Mare Nostrum Italia e ASD Messina Apnea, ha organizzato un open day di divulgazione scientifica dal titolo "L'Acquario ed i segreti dello Stretto di Messina". L'iniziativa, in programma domani, sabato 15 febbraio, dalle ore 9,30 alle ore 13, prevede laboratori didattici a carattere scientifico, momenti di intrattenimento culturale con exhibit, visite guidate ed una mostra del FAI. Tutte le attività sono essenzialmente rivolte alle scuole, ma liberamente fruibili a carattere gratuito anche dai visitatori dell'Acquario.
PROGRAMMA:
Mattina (9,30-12,30) Le attività didattiche che si svolgeranno di mattina prevedono la partecipazione delle scuole,
saranno organizzate in tre turni ed effettuate su prenotazione.
-LABORATORI DI BIOLOGIA ED ECOLOGIA MARINA:
“Il mare attraverso la lente d’ingrandimento”
-SEMINARIO SCIENTIFICO
 “Le Magie dello Stretto di Messina”
- VISITA GUIDATA DELL’ACQUARIO
Pomeriggio (17,00-19,00): il laboratorio didattico e la visita guidata si effettueranno su prenotazione (max 25
visitatori), le altre attività di intrattenimento culturale sono ad ingresso libero.
- 17,00-18,00 LABORATORIO DI BIOLOGIA ED ECOLOGIA MARINA
“Le strategie difensive degli organismi marini”
- 18,00-19,00 EXHIBIT DI BIOLOGIA ED ECOLOGIA MARINA: ATTIVITA’ DIDATTICHE E GIOCHI SCIENTIFICI SUI PESCI
DELLO STRETTO DI MESSINA
“Lo Stretto ed i mostri marini bioluminosi”
 “In bocca al pesce: dimmi cosa mangio e scoprirai chi sono” - 18,00-19,00 MOSTRA ILLUSTRATA E VISITA GUIDATA
“Lo Stretto necessario”
Sera (21,00-23,00): la visita guidata si effettuerà su prenotazione (max 25 visitatori), le altre attività di intrattenimento
culturale sono ad ingresso libero. A conclusione delle attività l’Acquario resterà fruibile per i visitatori fino alle 02,00.
- 21,00-22,00 CONFERENZA SULLA SUBACQUEA DAL TITOLO “SNORKELING, APNEA E AUTORESPIRATORE”, Relatore:
Dott. Fabio Portella, Istruttore M3 FIPSAS-CMAS - Commissario Federale FIPSAS-CONI)
- 21,00-23,00 EXHIBIT DI BIOLOGIA ED ECOLOGIA MARINA: ATTIVITA’ DIDATTICHE E GIOCHI SCIENTIFICI SUI
PESCI DELLO STRETTO DI MESSINA
Lo Stretto ed i mostri marini bioluminosi
- 22,00-23,00 MOSTRA ILLUSTRATA E VISITA GUIDATA
“Lo Stretto necessario”
Per info e contatti: Mariateresa Costanzo, 3397813405; [email protected].
Messina è la provincia italiana con il maggior sviluppo costiero sui mari Jonio e Tirreno. Lo Stretto di Messina, crocevia obbligato per qualsiasi attività di scambio nel Mediterraneo è indicato, sin dall'antichità, quale luogo di leggende e miti legati al mare. Inoltre, è considerato una "miniera d'oro" infinita per studiosi e ricercatori di tutto il mondo che lo hanno definito "il paradiso degli zoologi", luogo unico per caratteristiche e varietà di forme di vita. Nel 1868 giunse a Messina il naturalista tedesco Anton Dohrn per osservare e studiare la fauna dello Stretto. Nacque allora l'idea di dar vita ad un acquario pubblico associato ad una stazione zoologica e ad un centro di ricerca sulla biologia marina. Lo studioso era infatti convinto che una simile struttura potesse essere di grande aiuto alla ricerca, potendosi sostenere anche con i proventi dei visitatori dell'Acquario. Fu scelta successivamente la città di Napoli quale sede della stazione zoologica che oggi porta il nome dell'illustre naturalista.
Bisognerà aspettare il 1957, grazie alla volontà dell' Istituto Sperimentale Talassografico di Messina (oggi IAMC - UOS di Messina), per veder realizzare l'Acquario di Messina all'interno di Villa Mazzini. L'Acquario di Messina, unica struttura di tal genere in Sicilia, fa parte, insieme a Milano, Napoli, Livorno e Trieste, del ristretto gruppo di Acquari storici d'Italia. Nel 1986 è stato ceduto in comodato al Comune di Messina che lo ha gestito fino alla costituzione del CeSPOM. Nella struttura sono presenti circa 70 diverse specie di pesci, molluschi, crostacei e rettili del Mediterraneo ospitate in 22 vasche con capienza variabile da 2.500 a 18.000 litri d'acqua, alimentate  a circuito aperto con acqua di mare prelevata direttamente dallo Stretto di Messina. L'edificio, con la sua espressione estetica e funzionale, rammenta le costruzioni dell'architetto statunitense Frank Lloid Wright, vissuto a cavallo tra l' '800 e il '900, progettista di innumerevoli edifici tra i quali il museo d'arte contemporanea Gugghenaim di New York.
Il Consorzio di Ricerca "Centro per lo Studio delle Patologie Spontanee degli Organismi Marini", costituito nel 2003, rappresenta un polo scientifico-divulgativo che opera all'interno dell'Acquario stesso e che svolge ricerche sull'ambiente marino con particolar riferimento allo Stretto di Messina. Dal 2010 l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero UOS di Messina ha rilevato la gestione curatoriale e le attività didattiche dell'Acquario con l'intento di fornire un servizio altamente specialistico di educazione scientifica laboratoriale essenzialmente rivolta agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado. I laboratori sono appositamente ideati per favorire la divulgazione scientifica della biologia marina utilizzando un sistema educativo informale interattivo “hands-on” (toccare con le mani, conoscere attraverso il fare) favorendo lo sviluppo di una coscienza ecologica nell’utenza giovanile. 
I laboratori di educazione scientifica sono interamente progettati e realizzati ricorrendo a sussidi multimediali ed esperienze laboratoriali appositamente calibrati in funzione dell’età degli studenti. I contenuti scientifici, gli obiettivi ed il linguaggio adottati saranno adeguatamente differenziati per le diverse classi ed articolati con livelli di complessità crescente. Le tematiche di biologia marina saranno trattate offrendo agli allievi una visione critica di tipo sistemico dell’ambiente “mare” e dei suoi “abitanti”, sollecitando spunti significativi di discussione in classe e nell’ambito familiare. Imparando a riconoscere le “biodiversità marine” attraverso il metodo scientifico di indagine, gli allievi sono chiamati a diventare protagonisti di comportamenti eco-responsabili nei confronti degli ecosistemi marini.
Antonella Di Pietro

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