Buongiorno a tutti, (anche se non mi conoscete)
mi chiamo Cavazzoni Alessandro, sono nato a Correggio il 04/06/1973 e tutt’ora vivo a Canolo di Correggio in provincia di Reggio Emilia .
Sono un ragazzo normale nato in campagna (ci vivo tutt’ora ) con tutti i vantaggi e svantaggi del caso: figlio di agricoltori che hanno una piccola azienda a conduzione familiare, mi diplomo presso IPSIA A. Lombardini nell’anno scolastico 1991/92 (voto 48/60). Assolvo gli obblighi militari nell’anno seguente presso l’aereonautica militare, poi intraprendo la carriera lavorativa iniziando a lavorare presso alcune aziende metalmeccaniche della zona.
Successivamente in data 04 /02/1997 vengo assunto presso il Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia, dove lavoro ancora oggi con il ruolo di “operaio extra specializzato elettricista”.
Nel giorno 03/10/2005 sono stato vittima di un grave incidente: il mio corpo è stato attraversato da una scarica elettrica di 15.000 volt (considerate che il voltaggio dalla sedia elettrica si aggira sui 10.000 volt). Dato che le probabilità di sopravvivenza ad un incidente di questa entità sono pari al 2%, posso tranquillamente dire di essere un miracolato.
Per questo motivo mi sento realmente molto vicino alle famiglie, che purtroppo, hanno perso i propri cari in questo modo così atroce, ossià, con le “MORTI BIANCHE” sul luogo di lavoro. Questa mia disavventura mi ha portato a riflettere molto e a fare una serie di considerazioni.
Durante la mia lunga convalescenza mi sono dedicato alla stesura di un libro dal titolo “Siamo solo noi – storia di un’amicizia”, edito da SBC edizioni di Ravenna, che ha come tematiche gli infortuni sul lavoro e l’amicizia tra le persone.
Il libro non è autobiografico, tuttavia, credo di aver vissuto personalmente emozioni forti difficilmente ripercorribili da altre persone.
Credo di essere riuscito “a mettere su carta” parte delle mie emozioni e stati d’animo, infatti, i protagonisti del mio libro sono i ragazzi di oggi, quelli di cui si parla forse troppo poco e anche se non frequentano assiduamente discoteche e posti alla moda, non vanno in palestra almeno tre volte a settimana e i loro viaggi non sono esclusivamente esotici, riuscendo comunque a vivere una vita intensa, piena di imprevisti e ricca di insidie dalle quali si destreggiano alla grande.
Il mio libro, come già detto, non è assolutamente autobiografico se non in alcuni viaggi che compie il protagonista. Devo anche precisare che è stato molto importante l’aiuto datomi dal giornalista Domenico Mori per la stesura e la correzione dello stesso.
Essendo un cittadino di Correggio, la rivista “Correggio parliamone” ha scritto un articolo per dare visibilità alla mia storia e al mio libro.
Successivamente anche il mensile Correggese “Primo Piano” , “Il Giornale di Reggio”, il “Bagnolo Ottanta”, “il Portico di Novellara” e “il Borgo di Campagnola Emilia” hanno fatto la medesima cosa mettendo in risalto tutto ciò.
Alle suddette stampe va aggiunto anche “IL RESTO DEL CARLINO” (aricolo di venerdi 14 Dicembre 2007) che ha accolto questo mio appello, il tutto è visibile nei file allegati ed è tutto vero!
[Cliccare qui per leggere la Recensione del libro, gli Articoli, Giovani Scrittori]
Sono poi stato ospite, in diretta televisiva, presso alcune emittenti locali, quali “TELE STUDIO MODENA” e “TELEREGGIO” (venerdi 4 gennaio 2008) per trattare nuovamente questo tema ; TG3 Emilia Romagna mi ha fatto un’ intervista che è andata in onda giovedi 21 febbraio .
Anche se è la mia prima esperienza da scrittore, ritengo che il tema ed i contenuti di questo libro siano interessanti e credo comunque che lo si possa definire un romanzo. Sottolineo che sono un esordiente che ha cercato di affrontare tematiche attuali il cui intento era quello di ” far sentire la mia voce” in merito alla sicurezza sui posti di lavoro in un Paese come l’Italia che si definisce “civile” ma che, nella realtà dei fatti, i mass-media danno più spazio a notizie di gossip e ai dibattiti sportivi.
Insomma interessano più le vicende giudiziarie di Fabrizio Corona o i risultati della serie A calcistica piuttosto che le morti bianche, nonostante i dati allarmanti visto che, al giorno d’oggi, muoiono più operai sul luogo di lavoro che militari in Iraq e Afghanistan (negli ultimi 5 anni di missioni).
Confido nella serietà di voi colleghi, amici e conoscenti, per riflettere su questo argomento più che mai di attualità e divulgare questo mio monito.
Colgo l’occasione per ricordare la pubblicazione del libro “Siamo solo noi – storia di un’amicizia” edito da SBC edizioni di Ravenna (per la collana autori italiani moderni).
Vorrei ricordare che, purtoppo, anche nella nostra Reggio Emilia ci sono state 12 morti bianche (quasi 1 al mese) nell’anno solare 2007 e, di conseguenza, in Italia più di 1.200; Questo problema è una vera e propria piaga e i fatti di Torino sono un gran brutto episodio, pertanto teniamo alto il livello di guardia e parliamone!
VISTO CHE QUALCHE PARTITO NELLE Passate ELEZZIONI HA PENSATO DI CANDIDARE I SUPERSTITI DELLA THYSSEN KRUPP ,
DEVO PERO’ DIRE CHE NON CI SONO SOLO LORO (anche io ho rischiato e non poco).
Purtroppo anche il 2008 era cominciato allo stesso modo quasi 200 morti (nei primi 70 giorni dell’anno) bianche sul lavoro (stime aggiornate ad oggi) , e un’altra strage quella di MOLFETTA . Ed ora anche quella di CATANIA
Io ne parlo già da tempo, il libro è stato scritto a marzo 2006, successivamente è stato visionato e corretto dal giornalista Domenico Mori ed infine è stato pubblicato a Giugno 2007. (QUINDI MOLTO TEMPO PRIMA DEL TERRIBILE EPISODIO DELLA THYSSEN KRUPP)
Dato che quasi due anni fa ho vissuto un epilogo simile in prima persona uscendone fortunatamente vivo, spero e credo di aver dimostrato la mia sincerità e la mia sensibilità in merito.
Spero vivamente che di questi episodi non accadano più, ma nel frattempo bisogna continuare a parlarne, perchè se nessuno non fa o non dice mai niente alla fine le cose non cambiano mai. Io ho già incominciato
Ricordo inoltre che, essendo un esordiente, per la pubblicazione del libro ho investito personalmente Euro 2.000. Considerando che il libro costa Euro 13,00 e i miei diritti id autore sono del 10%, probabilmente non rientrerò di tutte le spese da me affrontate, ma non sono assolutamente pentito, anzi, continuo con questa mia “crociata”, nella speranza di cercare per lo meno di arginare questo grave problema;
Ultimamente anche la “GEVA edizioni di Roma” (che non ha nulla a che vedere con la pubblicazione ) si è interessata al libro ed ai temi trattati.
Forse qualcosa di buono nel libro c’è !? .
Il libro all’inizio e gogliardico e fresco e spensierato poi incomincia a dare indizzi e la “storia” incomicia a mutare anche come contenuti , il finale è avvincente e incalzante e lascia il lettore senza fiato (provatelo non vi pentirete) , infine il libro lo si può prenotare su internet sul sito www.sbcedizioni.it <http://www.sbcedizioni.it/> oppure in qualuque libreria, il distributore per l’Italia è DEL PORTO di Noceto (Parma)
TITOLO : siamo solo noi (storia di un’amicizia)
AUTORE : Cavazzoni Alessandro
CURATORE : Domenico Mori
EDITORE : SBC Edizioni
PAGINE : 208
FORMATO : 13 x 20 cm
PREZZO : 13 euro
ISBN : 978-88-95162-27-0
A Reggio Emilia lo puoi prenotare alla libreria EDICOLE’ centro commerciale i Petali , oppure tuttele librerie convenzionate
Ringrazio per l’attenzione datami e colgo l’occasione per porgere cordiali saluti a tutti
Alessandro Cavazzoni
Dopo tutto ciò anche nella mia azienda il mio ruolo e cambiato, ora sono RSA (grazie alla delega UIL) , sono anche stato coptato come mebro nel consiglio nazionale del FILBI (federazione italiana lavoratori di bonifica ed inrigazione) , non è altro che un satellite dell’ UILA ossia UIL Agroalimentare ; questa e la mia storia ed e tutta vera e dimostrata nei giornali i cui articoli sono negli allegati .Ora come ora che la legge 626 (legge sulla sicurezza ed altro) è stata ampliata con la legge 123 (vota alcuni giorni fa in Parlamento) , io credo che se si fanno rispettare le leggi che ci sono , si facciano fare corsi di formazione agli addetti ai lavori ai dirigenti d’azienda ; si facciano più controlli e inspezioni , e i mass media ne parlino di più , forse il problema per lo meno lo si possa arginare.
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