ROMA – San Raffaele di Milano, Spedali Civili di Brescia e Santi Antonio e Biagio di Alessandria: se dovete operarvi questi sono gli ospedali migliori in Italia. Soprattutto, evitate il Federico II e l’azienda ospedaliera dei Colli Monaldi a Napoli e l’azienda Ospedaliera G. Martino di Messina: sono i peggiori. Lo dice la classifica stilata dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari delle Regioni, e ripresa da Repubblica.
Per la classifica sono stati considerati quindici indicatori, tra cui mortalità per infarto del miocardio, per intervento chirurgico di bypass e percentuale di parti cesarei.
Ecco i dieci migliori ospedali d’Italia:
- San Raffaele di Milano (Lombardia)
- Spedali Civili di Brescia (Lombardia)
- Santi Antonio e Biagio di Alessandria (Piemonte)
- Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco (Lombardia)
- Azienda Ospedaliera di Perugia (Umbria)
- Poliambulanza di Brescia (Lombardia)
- Fornaroli di Magenta (Lombardia)
- Niguarda di Milano (Lombardia)
- Alto Chiascio di Gubbio (Umbria)
- Santa Maria del Carmine di Rovereto (Trentino-Alto Adige)
E i dieci peggiori:
- Federico II di Napoli (Campania)
- Azienda Ospedaliera G. Martino di Messina (Sicilia)
- Azienda Ospedaliera dei Colli P. Monaldi di Napoli (Campania)
- San Filippo Neri di Roma (Lazio)
- Azienda Universitaria Policlinico di Napoli (Campania)
- Stabilimento Ospedaliero di Venere, Bari (Puglia)
- Presidio Ospedaliero San Rocco di Caserta (Campania)
- Sant’Anna di Pomezia (Lazio)
- Ospedale della Val di Chiana (Toscana)
- Sant’Anna e Sebastiano di Caserta (Campania)
(Nella Foto Lapresse l’ospedale San Raffaele di Milano)