Opinione sulle opinioni

Da Intervistato @intervistato
Che cosa vuol dire avere un'opinione? Non vuol dire niente se l'opinione non ci appartiene. Inizio questo post proponendovi già la conclusione dei miei pensieri. Però questa è solo la mia opinione.
Leggiamo i giornali, ascoltiamo in televisione tanti politici, giornalisti, personaggi famosi, vip con le tette finte che hanno opinioni su tutto, su come mangiare, su come vestirsi, su cosa pensare di una persona o dell'altra, su cosa è giusto fare o come sia corretto rispondere in una certa situazione. Insomma su tutto quello che è legato alla nostra esistenza. E così le nostre opinioni sono uno specchio dei punti di vista altrui.
Ci sono perfino i commercialisti che invece di occuparsi del tuo bilancio passano il tempo a scrivere trattati di filosofia riguardanti l'amicizia fra uomo e donna. Che poi si inseriscono nella politica propagandando l'idea che il futuro di una città stia nella creazione di un polo di lusso. E la gente li vota, perché loro hanno tutto sommato un'opinione.
Dobbiamo cambiare prospettiva, il modo di vedere le cose creando un parere che ci appartenga veramente, basato sulla nostra conoscenza. La domanda è: siamo noi che scegliamo, secondo le nostre convinzioni oppure ci lasciamo abbindolare da quello che ci viene dato già pronto?
Su cosa effettivamente si basano le nostre scelte? Dopo tutti questi anni siamo nella stessa situazione di crisi, di scontentezza e pessimismo, eppure continuiamo a non avere una opinione.
Tante persone non vogliono più pensare, analizzare e sopratutto prendersi la responsabilità di una scelta individuale, mettendo la firma su una scelta basata sulle idee che ci vengono trasmesse dagli altri e non secondo la loro analisi. Lasciano tutto nelle mani di quelli avidi di potere, che il potere se lo prendono, mica lo guadagnano.
Negli ultimi anni si è visto un disinteresse generale, un disaffezione per la politica, mi sembra che la gente prende tutto con leggerezza lasciandosi irretire dalle parole di chi grida di più.
Siamo più attirati dalla frivolezza, dal pettegolezzo, dagli show televisivi dove regnano gli insulti, perché tutto quello che stupisce in maniera negativa e che fa scalpore ci fa indignare: così sprechiamo il nostro tempo pensando a cose futili.  Perché quando siamo stupiti ed adirati possiamo esprimere una nostra opinione. E' cosi semplice e non c'è neanche bisogno di fare uno studio concreto, di informarsi per poter capire con la propria logica quello che sta succedendo.  Conta tanto il trend, siamo anche un po' snob ed abbiamo paura di quello che potrebbero dire gli altri se pensassimo o agissimo in maniera differente.
Dobbiamo capire che nulla tornerà come una volta e che ora più che mai dobbiamo aprire il cuore e la mente ai cambiamenti culturali, a quello che è diverso, dobbiamo imparare ad ascoltare, analizzare e farsi delle domande. E da qui iniziare a dare delle risposte che ci appartengano veramente e non imposte da opinioni altrui.
Mi viene in mente un vecchio koan japponese che parla di un professore universitario che si recò un giorno da un maestro zen e gli disse:
“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro. Ed incominciò a versare il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare.
Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. “Non vedi che la tazza è piena?”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture, perché le si possa versare dentro qualcos’altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”.

Siamo in un periodo di transizione. Credo che sia arrivato il momento di buttar via le vecchie credenze, anche quella che è sempre la colpa dei politici corrotti. Lasciar stare i rimpianti, i rancori e chiedersi che cosa possiamo fare nel nostro piccolo per portare un cambiamento.
Io dico, iniziamo dall'avere una nostra opinione. Partiamo da un concetto di filosofia nietzschiana, pensando ad un mondo fondato sull'esistenza dell’eterno ritorno. Pensare che un domani tutto si ripeterà, che potremmo rivivere infinite volte quello che abbiamo già vissuto nel passato. E tutto quello che apparentemente ora ci sembra leggero potrà avere un peso significativo sul futuro.
Che tutto ciò che non abbiamo approfondito e studiato, le nostre indecisioni e le nostre posizioni potranno diventare un peso insopportabile.
Per questo bisogna esserci ora, cogliere l'occasione per poter capire, analizzare e farsi una propria opinione.
Daniela Butcu | @danib1977

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