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Opinioni sparse sulla tornata elettorale

Creato il 10 maggio 2012 da Gianlucaciucci
Il boom di Grillo, lo sboom di Casini, la tv che parla sempre di Grillo (e mai dei candidati del suo Movimento) e Casini che parla sempre in tv. Il crack del Pdl, Berlusconi alla festa di insediamento di Putin, il post-leghismo di Flavio Tosi. I suicidi per la crisi usati come tema dei comizi, i suicidi che non sono né più né meno di altri anni, sono di certo meno che in Germania (per dire) ma ora fanno sensazione. Purtroppo anche in coloro che si suicidano. Il Canone Rai no, la Beretta sì. I Gap che tornano a farsi sentire su Indymedia, un po' come se Napoleone ci mandasse un telex. Moccia sindaco alla faccia di Roberto Benigni. Petrucci sindaco e presidente (del Coni), i sindaci Vip ma solo se non residenti. Napolitano ricorda solo un boom, nei Sessanta. La classe politica che teme l'antipolitica dalla propria posizione politica che una volta era vocazione, poi carriera, oggi rendita. Dovuta. Il voto di protesta, come se la protesta fosse una cosa sbagliata; ché poi non si tratta di protesta ma di richiesta: di facce diverse per lo più. The rise and fall of Terzo Polo, nel giro di un semestre. Il Pd che diventa primo non perché sorpassa l'avversario ma perché si avvicina il traguardo, che però si allontana. "Il popolo ce l'abbiamo anche noi". Renzi tace: stilnovo. "Il cambiamento vero" slogan più usato sui 6x3 che, diciamolo, ha frantumato i coglioni e suona vagamente comico, tipo "mobbasta veramente però". Esodami, ti prego.

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