Che burloni. Dopo aver giurato per giorni che non avrebbero toccato le pensioni, come si sa, nel vertice di maggioranza di ieri è stato stabilito che il calcolo delle pensioni avrebbe tenuto conto soltanto “degli effettivi anni di lavoro” svolti, ignorando quindi il riscatto degli anni di laurea e gli anni svolti al servizio militare. Le proteste e le voci di indignazione, anche questa volta, non sono mancate, ma c’era euforia per il raggiunto accordo tra PdL e Lega, particolarmente ben sintetizzata da questo intervento di Angelino Alfano, coordinatore nazionale del partito del premier:
“Il vertice di ieri e’ un successo della coalizione di governo, che ha dimostrato ancora una volta di essere solida e capace di trovare una convergenza politica e di mantenere il patto con i cittadini perche’ la manovra non agisce sulla leva fiscale, evitando ulteriori gravami a carico dei contribuenti.”
A proposito della solidità della coalizione di governo, e della sua capacità di “trovare una convergenza politica e di mantenere il patto con i cittadini”, secondo l’Ansa, la manovra sarebbe già stata cambiata e il ritocco delle pensioni cancellato.
Il Paese affonda, ma almeno hanno le idee chiare, no?