Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo 2015, alle 2, tornerà l'ora legale.
Lancette avanti di 1 ora ... un ora in meno di sonno.
L'effetto del cambio di orario provoca in molti di noi disagi psicofisici per diversi giorni.
L'entità varia molto da persona a persona, soprattutto considerando la sua natura di gufo o allodola.
I cosiddetti "gufi" sono simili agli animali notturni, prediligono lavorare ed essere attivi alla sera, mentre le "allodole" sono mattiniere e solitamente rendono maggiormente proprio nelle prime ore della giornata.
Tra le 2 categorie, quella più penalizzata, sarà quella dei gufi.
Il disagio principale nel cambio orario è legato al sonno: inizialmente si dorme di meno e peggio.
Infatti la sera il sole tramonta più tardi e di conseguenza il nostro corpo ritarderà la secrezione della melatonina, l'ormone del sonno, e ci si addormenterà più tardi del previsto per poi svegliarsi presto come al solito.
Un rimedio potrebbe essere quello di prendere delle compresse di melatonina 1/2 ora prima di addormentarsi.
Meno sonno, comporta una maggiore difficoltà di concentrazione ed una minore produttività per studenti e lavoratori.
A causa del cambio di orario, si può soffrire anche di malumore, con difficoltà nel gestire lo stress e la tensione muscolare.
In particolare, difficoltà ci possono essere per i soggetti che sono già afflitti da disturbi come ansia e depressione. Questi ultimi, possono attraversare una fase acuta proprio in corrispondenza del cambiamento d’orario.
L'incremento delle ore di luce solare, richiede uno sforzo di adattamento dell'organismo e di conseguenza ci sentiamo stanchi.
Secondo alcuni studi, la stanchezza è la principale causa dei frequenti incidenti stradali che si verificano il lunedì seguente.
Fab
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