Dall’America ecco una vera perla della serialità tutta da scoprire
È arrivato l’erede di Lost? La serie tv che più ha fatto discutere il pubblico americano e il popolo della rete quest’estate è stata senza dubbio Orange Is the New Black, un telefilm ambientato in un carcere per sole donne. Si può a questo punto pensare a una versione al femminile di Oz o di Prison Break, perché allora il giornalista di Hollywood.com Michael Arbeiter ha azzardato un paragone addirittura con Lost, che appare tutt’altro che campato per aria?
Le ambientazioni, a pensarci bene, non sono poi così differenti, anche perché una prigione a suo modo può essere considerata un’isola, separata com’è dal resto del mondo. I punti di contatto tra le due serie sono però più che altro a livello di scelte narrative. Si tratta in entrambi i casi di grandi storie corali, con le vite di un sacco di personaggi tra i più variegati che si intrecciano. Nel caso di Orange Is the New Black, si parla delle vicende disparate, e pure disperate, di una serie di donne appartenenti a differenti situazioni, sia a livello criminale, si passa dalla ladruncola occasionale all’assassina, così come per etnia, per religione e per gusti sessuali, con la tematica lesbo presentata in maniera molto esplicita e senza peli sulla lingua. Anche qui, come in Lost, abbiamo poi un uso abbondante dei flashback, attraverso i quali scopriamo man mano qualcosa di più sulla vita delle carcerate e su come siano finite lì dentro.
Si tratta dunque di una serie molto al femminile, ma in cui comunque sono ben delineati anche i personaggi maschili delle guardie carcerarie, ma in cui comunque viene presentata una protagonista principale. Ad accompagnarci alla scoperta della vita in questo carcere femminile c’è Piper Chapman (Taylor Schilling), una biondina molto a modo, ben istruita ed educata. Una donna di quelle che non avrebbero mai creduto di finire in un posto del genere e che invece, per amore di un’altra donna (la sexy Alex, interpretata da Laura Prepon di That ‘70s Show), è finita coinvolta in un traffico internazionale di droga e ora deve scontare un anno di detenzione in una struttura a bassa protezione, ma in cui le cose, soprattutto per una come lei, non si riveleranno certo semplici.
Oltre a Piper, presto impareremo a conoscere meglio anche le altre detenute, nel corso degli episodi che si possono gustare in rete in un colpo solo. Questa è infatti una nuova produzione Netflix, il servizio di streaming online che sta rivoluzionando il modo di proporre i telefilm: non con un episodio solo a settimana, ma con tutta una stagione completa scaricabile insieme nello stesso momento. È così che sono state distribuite la politica House of Cards e il teen fantasy Hemlock Grove, oltre all’ultima stagione della divertente Arrested Development, ed è così che è arrivato anche questo Orange Is the New Black. Forse non il nuovo Lost, non ne possiede la stessa originalità, ma di certo una visione che saprà conquistarvi, portarvi dentro il suo mondo e farvi fare una visita in un carcere che mai vi sarà sembrato tanto intrigante.
di Marco Goi per Oggialcinema.net