L'attenzione dei programmi televisivi di approfondimento è tutta concentrata sulla nostra complicata e delicata situazione politica. Otto e mezzo e L'infedele si occupano di far luce sugli ultimi eventi che hanno coinvolto il Presidente del Consiglio dopo l'ultimatum della Ue che chiede all'Italia la rapida approvazione e l'applicazione di un pacchetto completo di riforme che comprende misure su crescita, occupazione e riforma della giustizia. E lo vuole entro mercoledì. Richiesta che ha obbligato il governo a darsi una mossa. Convocato un Cdm immediato, nel tentativo di convincere Bossi ad intervenire sulle pensioni e fare quei provvedimenti necessari ad assolvere le richieste europee. Conclusosi senza decisione e rinviato ad oggi.
Rosy Bindi e Antonio Polito commentano gli ultimi avvenimenti, " Penso che dopo la lezione ricevuta in Europa, la maggioranza cercherà di fare qualcosa di serio, ma dubito che ci riescano", lapidariamente, sentenzia la Bindi, e aggiunge " Assistere all'umiliazione così grande, che merita Berlusconi e il suo governo, è grave, e l'Italia non la merita. E' evidente che siamo un paese debole che Berlusconi ha contribuito ad indebolire".
Al'orizzonte non ci sono ancora misure per la crescita, mancano quelle sull'evasione e sulla tassazione delle ricchezze, la strategia adottata dall'attuale governo è quella di attingere sempre e solo nelle solite casse. Polito:" il governo rischia di cadere, ormai è ufficiale che l'accordo con la Lega sulla questione pensioni non è andato in porto, il rischio è elevato".In effetti il ruolo della Lega in questo momento è quello dell'ago della bilancia e la sua posizione è arroccata a difendere un interesse specifico e localizzato.
Gad Lerner apre amaramente la serata commentando la famosa risatina tra i due leader, Sarkozy e Angela Merkel, "eppure l'Italia è tra i paesi fondatori dell'unione europea, uno schiaffo morale ancora più grave, quello che è accaduto ce lo siamo meritati, abbiamo presentato un foglio bianco, invece delle riforme, ora ci rimane solo un giorno per tener fede a quello che l'Eu ci ha chiesto"... "Entro mercoledì" il nostro paese dovrà presentare un piano credibile, ed è proprio per quella data che tornerà a riunirsi il Consiglio europeo. Possiamo stare "tranquilli" il "ghé pensi mi" della situazione ha già sentenziato: "Nessuno nell'Unione può autonominarsi commissario e parlare a nome di governi eletti e di popoli europei. Nessuno è in grado di dare lezioni ai partner". E sempre per colui che ha la bacchetta magica tra le dita è necessario semplicemente: "sarebbe un bene se l'Italia dei partiti e delle fazioni si scrollasse di dosso le vecchie abitudini negative, e per una volta si mettesse a ragionare in sintonia con il paese reale abbandonando il pessimismo e il catastrofismo".
Neanche a farlo apposta la riunione al vertice, si è conclusa con un nulla di fatto, non ci sono decisioni, non c'è accordo con la Lega ma neppure quello sul condono e sulla sanatoria."Questo momento è tragico, nessuno può riempire il vuoto sulle misure che il governo ha dimostrato di non saper fare, dobbiamo uscire con le nostre gambe e non aspettare le decisioni dell'EU"... e ancora "Il nostro è un paese a rischio e gli elementi strutturali non ci sono"... "Siamo in un comune destino, legati gli uni agli altri, non possono essere i paesi più solido a imporre decisioni governative, dobbiamo ricostruire l'autorità del nostro paese e tornare sul tavolo delle decisioni europee o si rischia che altri dettino leggi" ... "Abbiamo un problema serio e maledettamente importante"...
Questo le opinioni che si rincorrono da una trasmissione all'altra, tutte unanimemente condividono la preoccupazione e che la soluzione sarebbe risposta nel fare le riforme strutturali che servono per uscire dalla crisi. Dunque attendiamo che questo governo prenda decisioni di grande importanza...