1) Il tema.
L’idea iniziale per scrivere una storia nasce sempre spontaneamente, in mille modi diversi. Può saltare fuori mentre state passeggiando, può nascere da un incontro particolare, da un momento di sofferenza, da un’ossessione, da un interesse o da qualsiasi altra cosa. Sono momenti speciali quelli in cui si viene come fulminati da un’idea e sulla spinta di questa idea si possono anche scrivere pagine e pagine. Poi però bisogna fermarsi e domandarsi: di cosa parla questo libro? È bene darsi sempre una risposta semplice a questa domanda. Avere ben chiaro l’argomento, dunque, è fondamentale.
2) Raccogliere informazioni.
Anche se è sempre valida la regola che bisogna scrivere di ciò che si conosce, è necessario documentarsi sull’argomento che abbiamo in mente. Bisogna diventare padroni della materia tanto da poter dire la nostra. Inoltre, conoscere curiosità e dettagli sarà di grande aiuto per arricchire il nostro romanzo, per dare la sensazione al lettore di essere davvero lì dove si svolgono i fatti.
Dove documentarsi? Internet è a disposizione di tutti gli scrittori: non è una cosa meravigliosa?
3) Scaletta degli avvenimenti.
Ovviamente una storia non nasce mai a tavolino. Tuttavia, avere una timeline, una cronologia dei fatti aiuta moltissimo, soprattutto aiuta a non perdere mai il filo. All’inizio questa scaletta sarà costituita soltanto di due tappe: il punto di partenza, cioè l’inizio della storia, e il punto di arrivo, ovvero come va a finire. In pratica esiste una situazione iniziale e da lì si parte come per un viaggio. È anche importante conoscere la meta, ovvero è necessario chiedersi “come va a finire la storia?”. Col progredire degli eventi la scaletta si arricchirà e verrà modificata in continuazione. E ci terrà ben saldi sulla strada verso la meta.
4) Schede dei personaggi.
Abbiamo presentato un personaggio nel primo capitolo e poi ce lo siamo completamente dimenticato? Male, questo è davvero fastidioso per il lettore. Per non far sparire improvvisamente qualcuno è utile avere un elenco di tutti i personaggi e del ruolo che hanno nella storia. Inoltre, chi non ha una buona memoria (e chi ha creato molti personaggi) troverà utile consultare queste schede per il carattere, l’aspetto, ecc.
5) Domande.
Man mano che un romanzo procede, il lettore comincerà a farsi delle domande. Anzi, ciò che spinge un lettore a voltare pagina è sempre una domanda, che in linea di massima si può riassumere con: “Come continua la storia?”. Suscitare molte domande è la chiave per essere seguiti con passione! Anche noi che scriviamo dobbiamo porci molte domande e appuntarcele. Nel corso del libro dovremo dare una risposta a tutte queste questioni. La conclusione del romanzo dovrà, inoltre, dare una risposta alla domanda principale della storia. Avere sempre sott’occhio questo promemoria ci sarà utile per accorgerci di elementi che non combaciano o di punti che abbiamo lasciato in sospeso.
Spero che questo piccolo elenco vi sia stato utile. A presto!