Osip Mandel’stam (1891 Varsavia – 1938…)

Da Paolo Statuti

Osip Mandel’stam

Leningrado

Sono tornato nella mia città, nota fino alle lacrime versate,

Fino alle vene, fino alle glandole dell’infanzia ingrossate.

Sei tornato qui – allora ingoia senza indugi

L’olio di pesce dei notturni fanali,

Il giorno di dicembre hai ravvisato,

Dove alla funesta pece il giallo è mescolato…

Pietroburgo! Io ancora non voglio morire, lo sai:

Tutti i numeri dei miei telefoni tu hai.

Pietroburgo! Io gli indirizzi ho ancora,

Dove troverò le voci dei morti di allora…

Io sulla scala vivo, e nelle tempie come martello

Mi batte estratto con la carne il campanello,

E la notte intera aspetto le persone dilette

Scotendo delle catene sulla porta le manette.

Leningrado, dicembre 1930

(Versione di Paolo Statuti)

(C) by Paolo Statuti 



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