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§ Ospitàl Lumbard §

Creato il 24 febbraio 2011 da Faith

Quando entri in ospedale meridionale hai ben chiara una cosa: a ricoverarsi non sarà solo il malato, a ricoverarsi, sebbene non ufficialmente, sarà anche un parente dell stesso sesso malato.
Quando si entra in un ospedale del meridione, infatti, mentre si è assaliti da una miriade di domande, angosce e agitazioni, si è richiamati a terra dalla voce dell'infermiere che chiede:

CHI RESTA PER LA NOTTE? PER LA NOTTE DEVE RESTARE QUALCUNO.

La gestione degli ospedali meridionali non può prescindere dalla presenza dei parenti.
Sono i parenti che passano le notti con i pazienti, magari dormendo anche per terra, sono i parenti che difendono i malati dall'invasione degli scarrafoni (scena autentica di coraggio, di mia mamma in difesa della sorella), i parenti sono addetti alla segnalazione delle flebo finite, i parenti devono prendere tutte le decisioni, anche quelle mediche.
Ai parenti, talvolta (come alla sottoscritta) tocca portare su e giù la pipì della madre dal reparto perchè le persone cui è stato appaltato il servizio (personale pseudoparamedico) sonnecchiano e fumacchiano.
Negli ospedali meridionali di notte regna un silenzio irreale, non si sentono passi, non si vedono rassicuranti camici, bensì si assiste alla messa in atto di strategie di guerra e barricamento.

Ci saranno le dovute eccezioni, ci saranno gli infermieri che non si barricano, ci saranno le statistiche che mi danno torto, fatto sta che questa è la mia esperienza e così disfattisticamente la racconto.
Perchè conosco gli stipendi dei primari, perchè ho visto come vengono scritte le relazioni per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi annuali, perchè lo so, nella mia provincia, quanto certe dinamiche (per non dire assunzioni) siano determinate da enti "parastatali".
E chi vuole intendere, intenda.

Così ieri sono arrivata all'ospedale lumbard dove è stata ricoverata mamma.
Sottolineo: SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. Non abbiamo cacciato una lira, anzi si, 5 euro per due giorni, che abbiamo affittato il televisore.
La tolleranza ai parenti è limitata ad uno sforamento di mezz'ora sull'orario di visita. E quando te ne vai, tu parente, non ti senti affranto, perchè sai che quando mamma busserà al suo fantastico pulsante, l'infermiere ci metterà al massimo 2 minuti per arrivare al suo letto.
Perchè gli infermieri di notte non sono barricati dentro una stanza irraggiungibile. La stanza degli infermieri è fatta a vetri, così se a qualcuno dovesse venire in mente di pisolare, sarebbe alla mercè degli occhi e del disappunto di tutti.

Per non parlare del cibo, servito a orari decenti, caldi e saporiti, della chiarezza nei referenti sia medici che di sala e la pulizia, mio dio la pulizia...

Odio raccontare tutto questo, perchè odio i luoghi comuni, odio pensare che la nazione sia divisa in due così nettamente, odio pensare alle colpe di tutto questo, perchè sono sì complesse, ma sono pur sempre le solite, contro le quali non agiamo nessuna modifica, nessuna autentica ribellione.
Odio, perchè venire fin qui per far curare mamma è l'ennesimo mettersi supini di fronte all'estremo delle necessità.
Così siamo tutti sotto ricatto.


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