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Ossessioni

Creato il 10 febbraio 2012 da Narratore @Narratore74

Dopo aver letto il post dell'amico Marco e quello di Hell, mi sono convinto anch'io a fare una piccola classifica delle mie ossessioni letterarie. Non che ci sia molto da dire, in effetti, ma a guardare bene qualcosina è saltato fuori. In fondo, chi di noi scribacchini non ha dei capisaldi in tutto quello che scrive? Ok, iniziamo:
Ossessioni Il diavolo Non sono credente. Forse c'è stato un breve periodo in cui lo sono stato, seppur in minima parte, ma ora la religione è una delle cose più lontane dalla mia anima. Però il Diavolo, in tutte le sue incarnazioni, mi ha sempre incuriosito. Figura mistica, affascinante, carica di una personalità profonda e conturbante, riesce sempre a strappare qualche emozione. Sarà per la sua intrinseca capacità di coinvolgere gli esseri umani in un gioco al massacro già perso in partenza, o forse solo per la sua, presunta ovviamente, superiorità di fronte al bene comune. Sta di fatto che la considero una figura importante, almeno a livello narrativo, e più di una volta ha allungato le sue zampe caprine all'interno di una mia storia.
Ossessioni Il passato Il passato è vita, è storia, e per certi versi dipinge anche il futuro. Gli oggetti antichi, tipo una fotografia sbiadita, un vecchio orologio con una strana storia alle spalle, sono tutti temi a me cari e che ciclicamente diventano i protagonisti di ciò che scrivo. Certo, non posso dire di avere un tale carnet di lavori da pretendere che questo si noti, ma vi assicuro che se potessi tutte le mie storie avrebbe un antiquario fra le file dei personaggi.
Ossessioni La pazzia Badate bene, non intesa come malattia, ma bensì come una folgore, un flash mentale che acceca e devasta l'equilibrio di una persona fino a trasformarla completamente. La follia estemporanea, che fa il suo ingresso nella vita di un personaggio senza preannunciarsi, è uno stimolo continuo, una carica che pesso ritrovo in quello che scrivo e che sfrutto sempre meglio che posso.
Ossessioni E vissero tutti felici e contenti… Non sia mai! Nelle mie storie, almeno quasi tutte, i protagonisti, se non vengono uccisi prematuramente, ne escono distrutti, devastati nel corpo e nello spirito. Il buono perde, il cattivo vince. Semplice, no? E se anche questa regola viene sovvertita, state pur certi che da qualche parte il male avrà avuto la sua occasione per salvaguardarsi e si prepara per ritornare alla carica, ancora più rabbioso di prima. Non sono proprio per i finali a lieto fine…
Ossessioni Paranormal activity Tutto quello che scrivo deve avere una componente sovrannaturale, non c'è verso. Ho provato a scrivere cose diverse, che si discostassero dal genere, ma solitamente i risultati non sono stati proprio felici. Anche la fantascienza, tema a me molto caro, mi viene peggio e non regge il confronto con una bella storia horror, magari con una strega o un bel demone tentatore nell'angolo che attende la sua vittima.
Ossessioni L'evoluzione Questo si discosta un po’ dal punto precedente, visto che non sempre l'horror riesce ad entrare a braccetto con i temi evoluzionistici. Sono incantato dalle teorie dell'evoluzione della vita, dalla provenienza del genere umano e dall'esistenza di altre forme di vita nell'universo. E questo si collega a doppio filo con lo spazio e tutto ciò che comporta. Fantascienza e horror, horror e fantascienza, due generi che si rincorrono, si mescolano, a volte, e spesso diventano i protagonisti veri delle mie storie.
Beh, con questo ho finito. Non so se sono riuscito a rendere bene l'idea, anche perché come ho detto non ho mai pensato alla scrittura come ad una sorta di ripetizioni concettuali, anche se alla fine è proprio di questo che si tratta. Magari fra un anno, o due, le cose saranno cambiate e allora si renderà necessario un altro post simile, con gli aggiornamenti e in cui, magari, dirò che sono diventato uno scrittore di storie d'amore. Ma non è questo il momento, ne il luogo. Adesso esiste la paura e lo spazio. Per il resto c'è tempo.

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