Si apre oggi ad Algeri un primo round di colloqui tra il governo di Bamako e i principali gruppi armati dell’Azawad, tutt’ora in posizione di forza nel nord del paese.
“Possiamo vedere una luce alla fine del tunnel” ha detto fiducioso il capo della diplomazia algerina, Ramtane Lamamara, negoziatore tra le parti in lotta de gennaio 2012.
I colloqui sono stati anticipati, ieri, da un gesto di fiducia che lascia ben sperare per l’andamento dei negoziati.
Il governo maliano e i gruppi armati hanno effettuato uno scambio di prigionieri.
Quaranta cinque agenti delle forze di sicurezza tra militari e poliziotti, fatti prigionieri a Kidal durante gli scontri dello scorso maggio, sono rientrati ieri in aereo a Bamako.
In cambio le autorità maliane hanno rimesso in libertà 41 tuareg fatti prigionieri nei mesi scorsi.
In passato ci sono già stati diversi colloqui tra le parti, mediati dal Burkina Faso.
Quello di Algeri è, però, il primo confronto formale e inclusivo dalle elezioni presidenziali della scorsa estate e dalla firma dell’accordo preliminare siglato a Ouagadougou nel giugno 2013.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)