E' bello di per sé, ma mi tocca particolarmente perché in quel letto di TIPO (terapia intensiva post operatoria) un anno e nove mesi fa c'ero io, e se ci fossi rimasta mi sarei persa tutto questo splendore. Oggi sono otto anni che IlMioAmore ed io stiamo insieme. Otto anni in cui ci siamo amati tanto. E, certamente, anche sopportati. Soprattutto tu, in quest'ultimo periodo, hai sopportato i miei sbalzi d'umore. Otto anni che sembrano due, tre al massimo. Abbiamo tante di quelle cose da fare insieme, noi due... Ma con calma. Non c'è fretta. Voglio assaporare ogni giorno insieme a te. E poi c'è lei, che oggi compie ventuno mesi. Il secondo compleanno si avvicina, e si vede.
Ogni mese la conosco un po' di più. Le piacciono i bimmmbi, in primis il cuginetto, che adora. Ma anche tutti gli altri. Appena ne vede uno che le piace particolarmente, corre ad abbracciarlo, ma non sempre (anzi, quasi mai) incontra bimbi altrettanto socievoli. La maggior parte delle volte la guardano come se fosse un'appestata. Ma lei non si perde d'animo.Ci sono sempre i nostri amici, che ormai chiama per nome, a darle soddisfazione e attenzioni.
Le piacciono posti e persone nuove, ma ama anche le sue abitudini: gli ABBA in auto, abbracciare Attila appena si sveglia, i suoi libri. E sì, anche la tetta.
Cerca di fare tutto da sola, e spesso ci riesce. Io la lascio fare il più possibile, perché mi piace che sia autonoma e vedo che l'esperienza insegna: un mese fa le cadevano tre quarti dei bocconi dalla forchetta, oggi neanche uno.
Le piace mangiare la pasta al pesto, il pollo in qualsiasi maniera, la torta ricotta e spinaci, il risotto coi piselli, la pasta col ragù, la pizza... Mangia con più appetito rispetto a qualche mese fa.
Rivendica il possesso di qualunque oggetto, e se glielo si toglie attacca il capriccio che risuona come "E'MIOOOOOOOOOO", capriccio che però interrompe in fretta, quando vede che non le si dà retta.
In questo Tata Lucia ha ragione, c'è poco da fare.
Quando viene colta in flagrante a fare qualcosa che sa di non dover fare, si mette entrambe le mani sul viso e fa il melodramma, buttandosi a terra in ginocchioni. Poi si tira su, sempre con le mani sul viso, scosta un po' le dita e controlla se il volto materno è ancora arrabbiato.
Non avete idea di che fatica faccia a trattenere le risate a quel punto, ma ci riesco.
Vi adoro, amori miei, e spero di riuscire a trasmettervi tutto questo amore e di rendervi felici.
La vita è bella, e noi siamo una grande squadra.





