
Branwell, nel suo "Young Men" spiega che le vicende del Regno di Angria nascono da lunghi pomeriggi passati a giocare insieme alle sorelle con i soldatini che il padre Patrick regalò loro nel 1826. Protagonista, eroe e cavaliere del Regno di Angria è il Duca di Zamorna. Della grande isola del Pacifico, Gondal, restano invece solo brani di poesie scritte da Emily e Anne in piccoli libriccini fatti a mano. Sebbene fossero ragazzini, riversarono in questi mondi immaginari la libertà di espressione e di immaginazione che non potevano avere nella realtà vittoriana in cui vivevano: lontano dalla morale forse un po' ipocrita dei victorians, i loro racconti erano pieni di omicidi, scandali sessuali, figli illegittimi, rapimenti e quant'altro.
Secondo alcuni critici possono essere considerati fra i primi scritti di fantascienza, per altri invece si tratta solo dei primi tentativi giovanili dei Bronte di sperimentare un insieme tra parodia, romanticismo e realtà. Secondo Elizabeth Gaskell, amica di Charlotte, erano scritti strani e selvaggi, che potevano piacere solo alle menti poco brillanti alle quali erano destinati.
" Angria era il regno immaginario che io e Branwell avevamo inventato da bambini: un mite scenario africano dapprima chiamato la "Confederazione della città di vetro" che avevamo popolato di una serie di personaggi ricchi e brillanti che amavano con entusiasmo, conducevano guerre, vivevano grandi avventure e per noi erano reali come la vita stessa. L'eroe della mia infanzia era stato il famoso duca di Wellington; quando superai quell'infatuazione, gli creai un figlio immaginario, il duca di Zamorna ( anche noto come Arthur Augustus Adrian Wellesley, marchese di Douro e re di Angria ). Zamorna era un poeta, un soldato, uno statista e un focoso donnaiolo, che aveva catturato la mia mente e il mio cuore nel corso di innumerevoli storie ... "
( Charlotte Bronte, in "I sogni perduti delle sorelle Bronte" di Syrie James )
Non saremo noi a dare un giudizio su questo, e non avendo modo di leggerli sarebbe sciocco farlo. Tuttavia ci è parso interessante, curioso, e utile parlarvene.
Con affetto, Irene