“Udii un profondo ronzio proveniente da un punto lì vicino.
Pensando che forse c’era un alveare in qualche fenditura della roccia, appoggia la mano alla pietra per guardare meglio.
La pietra urlo’.
Non avevo mai udito un suono simile provenire da creatura vivente.
Non so come descriverlo, se non dicendo che è il genere di suono che uno si aspetta da una pietra.
Fu orribile”.
L’anno è il 1945. Claire Randall, un’infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Durante una passeggiata, la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano da quelle parti. All’improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan, nell’anno del Signore 1743. Catapultata nel passato da forze che non capisce, Claire viene coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a rischio la sua stessa vita e il suo cuore. L’incontro con il giovane e affascinante cavaliere scozzese James Fraser la costringe a una scelta radicale tra due uomini e due vite, in epoche così diverse tra loro.
L’esordio di Diane Gabaldon con Outlander ( traduzione “La straniera” – riferito alla condizione della protagonista Claire) risale al 1991 , e lo fa con il botto. Il primo romanzo di una saga classificata “fantasy” (ma che di fantasy ha poco) che attualmente conta 11 volumi e siamo prossimi alle nuovissime uscite (in programma la prima a maggio 2015 e la seconda a luglio 2015). La Gabaldon crea personaggi e situazioni che combinati fra danno una miscela squisita: lo sfondo – le colline scozzesi – a tratti rapiscono completamente il lettore immergendolo in un ambiente fantastico e coinvolgente; Claire è un personaggio femminile ben riuscito: coraggiosa, forte, tenace, battagliera, in poche parole un’eroina senza età; Jamie è uno dei personaggi maschili forse meglio riusciti nei romanzi per donne. La forza del romanzo è che leggerlo nel 1991 o oggi (ammetto di aver affrontato il primo romanzo solo qualche settimana fa…) l’effetto è lo stesso. E’ coinvolgente, appassionante, gradevole. Non si può resistere. E badate bene, io sono stata restia a tanti e ripetuti suggerimenti di una mia collega. Alla fine ho ceduto. E mai più soddisfatta di averlo fatto. Quel “Aye, Sassenach” e un richiamo, una condivisione per tutte le lettrici della Gabaldon.
La storia di Jamie e Claire è stata tradotta in tutto il mondo - oltre 25 milioni di copie – e’ stata in cima alle classifiche per parecchio tempo. Ora balza di nuovo in cima grazie alla scia della fortunata serie tv trasmetta su sky.
Il tema della serie Outlander, ora trasmessa in Italia su Sky