Questa immagine ci permette una riflessione su un'abitudine di qualche tempo fa, ora ripresa in grande considerazione: l'associazione immagine-suono-forma grafica, nell'acquisizione della letto-scrittura.
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La pagina di quaderno ci racconta di un metodo fonologico di avviamento alla scrittura: l'alunna Lucia Ferrero, frequentante la prima classe della scuola rurale di La Rotta di Moncalieri (Torino) nell'anno scolastico 1937-1938, associa la P alla pipa, sia perché inizia con quella lettera sia perché la P, graficamente, assomiglia a questa pipa, messa in verticale.Associare il suono all'immagine è ciò che si cerca di fare ancora oggi, ma spesso limitandosi all'iniziale delle parole (M di Muro). Questo sistema di presentazione delle lettere, invece, al di là del metodo di letto-scrittura utilizzato dall'insegnante, aiuta i bambini nella memorizzazione delle singole lettere, soprattutto chi è più in difficoltà: anziché M di Muro diremo M di Montagne, disegnandole proprio come una M. Tornato di moda oggi, permette di associare un suono a un'immagine, avendo anche rispetto della forma grafica della lettera.
Uno stimolo in più per imparare, che ci ricorda come le buone pratiche, spesso, provengono da chi ci precede!