Ho mal sopportato il suono che facevi muovendo velocemente il cucchiaino la mattina presto per fare la crema del caffè. Ma da quando sono andato via, ogni volta che mi sveglio ne ho nostalgia. Il rumore delle scarpe tue e di mamma all’ingresso mentre io, col mio comodo, mi alzavo e cercavo di “riprendermi” dallo shock del cucchiaino come se fossi stato in Vietnam e mi servisse un terapeuta per dimenticare quel frastuono. Dietro ogni grande uomo si dice ci sia sempre una grande donna. E tu sei dietro di lui per coprirgli le spalle, gli sei a fianco per sostenerlo e gli sei davanti quando i suoi discorsi non sono efficaci o vuoi farti abbracciare prima tu. Non e’ mai facile ammettere di aver sbagliato, nessuno vuole sentirsi dire quel “Te l’avevo detto” che distrugge il tentativo di ogni figlio di reclamare il diritto all’errore. Ma aldila’ di ogni pretesa e incomprensione, e’ sempre grande l’emozione di sentire la vostra voce al citofono quando ritorno.
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