“Un passo verso la pace” per alcuni commentatori, un “accordo con noi stessi” secondo altri.
È contrastante il giudizio della stampa maliana sulla pace siglata nella serata di venerdì a Bamako, che avrebbe dovuto porre fine al conflitto iniziato nel 2012.
Il documento però, nota un editoriale del giornale “Le Republicain” è stato “firmato senza i nemici con i quali si sono incrociate le armi”: il riferimento è all’assenza del Coordinamento dei movimenti dell’Azawad (Cma) la coalizione che raccoglie le più importanti milizie, prevalentemente tuareg, attive nel nord del paese.
Altre sigle, considerate più favorevoli a Bamako, hanno invece aderito all’intesa.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)