…vita che trovi.
Lo so che oggi sarebbe il giorno dei cocktails ma per ovvi motivi non posso pubblicare nulla di alcolico, il mio barman al momento è a folleggiare a Tallin in mezzo alle biondone con lo stacco di gamba che io non avrò mai nella mia esistenza di donna in miniatura…si si tranquille gli ho già spezzato le gambine prima che partisse!
Vorrei raccontarvi un po’ di scene a cui ho assisistito e che ho visto in questa mia pur breve permanenza in un paesotto pugliese.
La prima cosa che mi ha colpita, ma purtroppo decisamente non in senso positivo è stata la preoccupante presenza di decine di cani randagi che popolano le vie del paese nella più totale incuranza delle persone locali; alcune si premurano di dar loro qualcosa da mangiare ma la maggior parte della gente li scansa come si faceva con gli appestati in tempi remoti; giustamente invece che curare il problema,voltiamo le spalle e facciamo finta di non vedere nulla…si si è decisamente molto meglio così.
Sapete quanto io sia sensibile alle problematiche dei 4 zampe e quanto mi stiano a cuore, ecco potete immaginare come mi sia sentita quando appena messo piede su suolo pugliese all’alba delle 7.30 di quel sabato mattina in cui sono arrivata mi sono trovata davanti ste palle di pelo ormai ispido che dormivano sul sagrato della chiesa rannicchiati uno addosso all’altro. Avrei voluto correre da loro tutti e cercare di portare un qualche aiuto.
Ogni mattina quando mi accingevo a raggiungere il lab incontravo la stessa scena: due cani bellissimi rannicchiati all’angolo della strada. Una mattina ho portato loro un piatto di plastica con tutto il tonno che mi ero presa come scorta e mi è spiaciuto non avere nient’altro da poter dare loro; aveste visto il muso felice di quei due batuffoli pelosi, come scodinzolavano contenti e affamati. E come mi sono sentita piccola piccola io che sapevo di non poter fare nulla di più che quello.
Mi sono anche chiesta se questa situazione possa essere normale, in fondo loro non sembrano stare così male, credo che starebbero molto ma molto peggio rinchiusi in un canile, in una cella di ferro magari sovraffollata; qui almeno sono liberi di gironzolare…certo è che non usando misure preventive di sterilizzazione di massa il problema semplicemente si moltiplicherà nel tempo.
La cosa che più mi ha fatto male è stata vedere invece la stragrande maggioranza della gente che al guinzaglio ha cani di razza pura. Mi pare un paradosso non indifferente.
Anche io ho un cane di razza, ho sempre voluto un golden retriever ed è stato lui che è arrivato ad arricchire la mia vita, ma sapendo da che tratta arriva so di aver comunque salvato una vita.
Passiamo al costume, ovvero al capitolo “sagre di paese”! Una via l’altra senza tregua. Mi sono meritata la festa patronale con tanto di processione della madonna tirata da un trattore e relativa suonata di banda locale; sempre in tema patronale allestimento stile natalizio di luminarie enormi, mai viste prima delle luminarie tanto grandi e potenti…la notte sembrava giorno! Il tutto condito da suonata di banda che non manca mai!
Sagra delle olive, ma quella (sono onesta) la stavo aspettando: amo le olive! Avete presente l’ikea la domenica pomeriggio!? Ecco la stessa quantità di gente riversata per le vie piccole del paese…questa volta non la banda ma Umberto Tozzi nella piazza comunale. Grazie. 0_o
Il travaglio del mio inutile trasloco in quella che pensavo sarebbe stata la mia casetta per qualche mese mi ha però consentito di stringere “amicizia” con la dirimpettaia di casa che al mattino molto presto estrae da non ho ancora capito dove, il banchetto sul quale nel corso della giornata scaricano tonnellate di olive appena raccolte e lei e una ragazza le selezionano divindendole per grandezza e tipologia da rivendere poi a chi le cerca; stavo portando le ultime borse in casa e ci siamo presentate…lei con la sua soave voce baritonale mi ha detto: ”non ti spaventare se urlo, io urlo sempre!” 0_o grazie signora le sarò grata della sveglia mattutina…la sua amica mi guarda e mi dice: “se non la vedi, la senti.!” 0_o
Ieri mattina scopro che c’è il mercato, non avendo avuto occasione di andarci prima decido di fare un giro tra le bancarelle e mi fermo in una dove vendono formaggi di tutti i tipi; so che non avrei dovuto ma mi sono presa un pezzo di primo sale di pecora…si beh quello lo tollero abbastanza quindi mi sono messa in fila per aspettare il mio turno e davanti a me tre signore stavano comperando svariate tonnellate di provole, e disquisivano su quale fosse più buona se quella affumicata o quella bianca, al che il venditore guarda una delle signore e le dice: “signò, a me piacciono le bionde! A lui (il suo compare) le brune…se a lei piacciono quelle affumicate sono più buone quelle, se le piacciono quelle normali allora sono più buone quelle!”, ragionamento che non fa una piega 0_o (tanto per la cronaca, la signò ha preso entrambe.)
MI fermo ad una bancarella di legumi e cereali e compero i ceci neri e un misto di fagioli che a casa non ho mai avuto modo di trovare, il signore mi spiega per bene come prepararli dicendomi di metterli a bagno la sera prima con il sale NON bicarbonato MI RACCOMANDO (in maiuscolo per sottolineare il suo tono di voce), poi mi chiede di dove sono…gli dico provincia di Milano e lui subito mi dice che suo cugino ha un forno a Sesto San Giovanni, mi faccio dare il nome e indirizzo così quando torno dai miei ci vado!
Rientro verso casa, accaldata e sonnolenta e saluto la signò che vende olive che sta parlando con un’altra comare, vedo un miciotto bellissimo che mi viene incontro miagolando e il mio cuore si scioglie all’istante, mi accovaccio e lui viene a farsi accarezzare; la comare della signò mi dice che il gatto è di un’amica sua che gli vuole un bene così (si si così) e mi dice che se lei non avesse una casa bellissima e un tappeto meraviglioso che costa tantissimi soldi terrebbe un sacco di animali e poi mi invita a casa sua a vedere quanto sia bella. Grazie signò…mi si scioglie il burro per i muffins. 0_o però ho apprezzato la cordialità e l’estrema gentilezza.
E niente, queste sono le situazione tragicomiche nelle quali mi sono a volte ritrovata.