Paganini..non ..ripete?

dal Film…Una poltrona per due..

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Marita tua figlia e ti sarai tolto un grosso affanno..

Ma fa in modo che si sposi con un uomo assennato.

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O me le sono lette tutte io queste frasi,o guardando a quello che succede nel mondo,devo dire che siamo un branco di matti,da sempre.

Infatti se pur non esattamente tradotte,queste parole penso siano state scritte da qualche coetaneo di Gesù.

Mi viene spontaneo di domandarmi ,ma come è che tutti si sposano per poi divorziare, o quasi?

Gli amici restano amici,ma le statistiche non sono amiche e parlano, salvo errori, di una coppia su due-tre che si disfa tra quelle formate ufficialmente,credo,nel giro di brevissimo,un paio di anni.

Se correttamente a titolo matematico addebitiamo il 50% di colpa ad entrambi i soci,mi domando come l’antico saggio abbia trascurato di scrivere… di ammogliare anche il figlio,con una donna assennata…+

Misteri dell’antichità.

Ieri ero in banca e mi trovo una suora coi suoi begli anni,simili ai miei,e mi faceva presente che le ragazze oramai,il primo matrimonio lo mandano in frantumi in fretta,e che a malapena resistono di malavoglia al secondo….

Io di per me ho fatto invece il conto delle probabilità.

1 su 2 sarebbe il 50% di rischio. 1 su 3 invece solo il 33%.

Ciò lo vedevo già nelle Indie,l’altro ieri,dove o con divorzi o con corna o totale disinteresse,il problema era già bell’e affrontato e quindi risolto dopo un anno..più per le ragazze che non i ragazzi.

Poi volevano di nuovo sposarsi,e poi ancora…

Io consideravo il rischio di flop attorno al 60-70% per i trenta – quarantenni

e lo vedevo troppo elevato per i miei gusti.

Pagheresti infatti dei premi assicurativi salatissimi.

Eppure…che facciamo ragazzi?

Aspettiamo la terza età..o corriamo il rischio?

Vi leggo questo passaggio,a titolo informativo.

Sembra un paradosso,ma è vero.

Le decisioni più importanti della nostra vita le prendiamo da giovani quando abbiamo poca esperienza.

La saggezza ed il buon senso di solito arrivano invece quando la vita è ormai alle nostre spalle e non c’è quasi più tempo per fare dei gran programmi.

Mentre non c’è risposta a questo mistero,ovvero che i difetti di progettazione da giovani o dei giovani,creano dei danni per quando siamo poi anziani,i fatti sono purtroppo talmente evidenti che faremmo bene a stare in guardia prima di farle troppo grosse.

Abbiamo in molti casi la possibilità di rivolgerci al momento giusto a persone anziane che la sanno più lunga di noi ,e che, quando non siamo d’accordo con loro, faremmo invece bene ad ascoltare.

E’ chiarissimo che un atteggiamento di questo tipo non sia popolare tra i sordi attuali,come pure non lo è stato per quelli di ieri,quando le parole entravano in un orecchio, per uscirne dall’altro, senza neppure soffermarsi nel cervello

Capita sovente, che quando cerchi di dare una mano a qualsivoglia giovane per il suo bene, ti mandi pure a quel paese come si faceva negli anni ’60.

In quell’epoca uno di trent’anni era già dato per matusalemme,poi però è venuto il bagno di sangue ed oggi sono in tanti col fiatone,per non aver voluto ascoltar nessuno.

Chiunque si rifiuti di voler apprendere dagli errori del passato è purtroppo destinato a ripeterli,e credo che faremmo bene a mandar giù l’orgoglio, di essere giovani,sani e belli e cercare di trarre beneficio da chi ci conosce e ci vede dalla capsula esterna di noi stessi.

Lo premetto,se contassi le cotte prese,avrei battuto Elizabeth Taylor in numero di matrimoni e divorzi.

Salvo sugli alimenti.