Chi di voi non ha mai sognato di trascorrere una vacanza in una splendida isola, con sabbia bianchissima e palme sulla spiaggia alzi la mano??
Se siete tra quelli che non hanno alzato la mano allora sarete sicuramente affascinati dalla prima tappa dell'Abbecedario culinario mondiale di cui nel post precedente vi avevo annunciato la partenza il 6 Ottobre.La carovana parte infatti dall'Oceania, più precisamente da Apia capitale delle Isole Samoa, e saremo ospitati fino al 26 ottobre prossimo da Martissima nel suo blog "Mangiare è un pò come viaggiare".
Sembra quasi superfluo dire che la natura di queste splendide isole è mozzafiato, basta fare un rapido giro tra le immagini del web o guardare qualche video per rimanere affascinati da tanta bellezza.
Eppure le splendide spiagge di Samoa nel 2009 furono sommerse dalle onde dello tzunami che distrussero il paesaggio e strapparono un numero incredibile di vite umane.
CUCINARE ALLE SAMOA
Il modo di cucinare il cibo più tipico delle Samoa è l'umu, una sorta di forno a terra.
La struttura per l'umu è distaccata dalla casa, ha un tetto che ripara il fuoco da eventuali piogge e permette la preparazione del pasto al riparo, ma non vi sono pareti perché il fumo si possa disperdere
Consiste nell'accatastare sul terreno delle rocce rese roventi sulfuoco(al contrario di altre comunità che utilizzano delle fosse) e su queste rocce viene posizionato il cibo avvolto in foglie di banano o in fogli di alluminio, il tutto ricoperto da altre foglie di banano, giornali bagnati e teli umidi perché la cottura avvenga lentamente, quasi al vapore.
La condivisione del cibo è un elemento centrale delle celebrazioni della domenica ed i pasti si chiamano "to'ona'i ", come pure in occasione di matrimoni e funerali.
Nella vita di tutti i giorni il pasto principale è quello serale.
I prodotti usati in cucina sono piuttosto semplici, tutto ciò che è possibile coltivare sulle isole (alcuni ortaggi sono stati introdotti dai vari coloni che si sono succeduti), tutto ciò che può essere pescato e come carne pollo, maiale, agnello e tacchino.
Ovviamente qualcosa deve essere anche importato.
La ricetta che ho realizzato è quella di un dolce, una sorta di mezza luna di pasta con un ripieno a base di ananas che si chiama PAIFALA.
Ingredienti: (per 5 paifala)
Per la pasta pie crust:
- 375 gr di farina
- 2 cucchiaini di lievito in polvere
- 75 gr di burro
- 240 ml di latte di cocco
- un pizzico di sale
Per il ripieno:
- 500 gr di ananas schiacciato e sgocciolato
- 200 gr di zucchero
- 125 ml di latte
- 80 ml di succo dell'ananas
- 30 gr di amido di mais
Togliere dal fuoco il tegame ed aggiungere l'amido di mais precedentemente sciolto nel succo d'ananas.
Mentre il ripieno si raffredda prepariamo l'impasto.In una ciotola uniamo tutti gli ingredienti ed appena iniziano a compattarsi versare l'impasto sul piano leggermente infarinato dove lo compatteremo ancora ma senza impastarlo per non farlo diventare duro e gommoso.
Dividiamo l'impasto in 5 parti uguali da ognuna delle quali ricaveremo un cerchio di 20 cm di diametro stendendo la pasta sul piano leggermente infarinato.Bisognerà maneggiarla con molta delicatezza perché l'impasto risulta molto morbido.
Al centro di ogni sfoglia mettere 1/5 del ripieno lasciando libero il bordo che verrà bagnato con un pennello bagnato d'acqua.
Ripiegare la sfoglia, premere bene con le dita tutto i bordi e sigillarli con i rebbi di una forchetta.
Sempre con la forchetta punzecchiare per tre volte la parte superiore, disporre le mezze lune su una teglia foderata di carta da forno e far cuocere a 190° per 30-35 minuti.
Questi fagottini sono deliziosi, l'unico vezzo che mi sono permessa e che nella versione samoana non è previsto (mentre lo è nella vicina Nuova Zelanda a cui le Samoa sono appartenute) è una spolverata di zucchero a velo, giusto per incipriarsi prima di una foto!! ^-^
Dimenticavo, ci trovate anche su Pinterest !! ;-)