La cucina offre tante sfide soprattutto per chi cuoco o pasticcere non è. Per esempio, per la sottoscritta, ce n’è una che si rinnova ogni volta ma che lentamente sta imparando a vincere: riuscire a preparare un impasto soffice, corposo al punto giusto, dolce o salato, che dopo - vogliamo fare 2 giorni? - non sia da utilizzare come fermaporte o fermalibri. Facile direte voi. Che ci vuole? Si però l’impasto in questione non è realizzato con la solita farina, zero, doppio zero.., no. L’impasto deve essere glutenfree, senza glutine e credetimi, è tutta un’altra storia. Lo sa bene chi, volente o nolente (… e dolente!) deve usarlo. Ci sta che oggi è più facile di ieri. Che ormai il problema venuto a galla è di più facile risoluzione ma impastare questa farina richiede pazienza perché è … dura volendo usare un aggettivo su tutti. Scricchiola tra le dita, è meno malleabile e porosa e vuole liquidi, più di quanto se ne userebbero normalmente, insomma in generale da poca soddisfazione. Quando qualche anno fa abbiamo scoperto un caso si celiachia in famiglia ho iniziato a documentarmi. I celiaci non possono assumere glutine sotto qualsiasi forma, neanche in quantità micro. Non possono neanche mangiare cibi che magari in qualche modo sono venuti a contatto con il glutine per contaminazione. Per intenderci, pensate ad un mestolo usato per girare una normale pasta. E ancora: il glutine è contenuto anche in alimenti al di sopra di ogni sospetto (salumi, conserve, ecc..).Insomma, bisogna sapersi destreggiare e bene anche. Per fortuna, ci sono tante associazioni che aiutano fornendo una lista dettagliatissima di alimenti e prodotti in commercio consentiti,il prontuario dell’AIC è uno di questi. Ho provato tantissime ricette che non prevedessero l’uso della classica farina ma molte, addirittura dopo un paio di ore, non erano neanche più commestibili. Possibile? Possibilissimo! I ricettari ci sono, tanti e danno indicazioni generali al riguardo ma non danno quel quid in più, il trucchetto magico che salva il palato e le cuoche ai fornelli. E qui interviene internet e il mondo delle foodbloggers, che testano, provano e riprovano come Sonia per esempio che tempo fa mi è stata ad ascoltare e mi ha dato dritte preziosissime messe subito in pratica…Oggi, a distanza di ben 3 giorni, taglio una fetta di questo gustoso pain au chocolat e penso tutta contenta con una nota di orgoglio che porte e libri di casa possono attendere…
Cosa vi occorre:
65g di burro
110g latte
150g yogurt magro
2 uova + 1 tuorlo per spennellare se lo volete bello lucido
120gr zucchero
1 cucchiaio miele
12gr lievito fresco
7gr sale
200g cioccolato al latte o fondente ma in tal caso aumentate un po’ le dosi dello zucchero o del miele.
Come dovete procedere:
Sciogliete il lievito nel latte intiepidito, unito il miele e 90gr di farina, mescolate tutto e mettete al caldo per circa 1 h e 30 minuti. Lasciate lievitare. Spezzettate il cioccolato con l’aiuto di un robot. Mescolate nella planetaria o in una coppa con delle fruste il lievito, la farina le uova, il tuorlo, lo zucchero , lo yoghurt e la biga pronta. Aggiungete da ultimo i pezzetti di cioccolato. Lasciate lievitare ancora, deve raddoppiare il suo volume. Prendete uno stampo, rivestitelo con carta forno o con burro e farina. Infornate una volta pronto a 170° in forno statico per circa 15 minuti.