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Painting of the week: La donna

Creato il 21 novembre 2014 da Benedetta M.
Painting of the week: La donna
Può essere che io sia di parte, ma come dimostra la storia, l'Italia è stata maestra ed esempio in quasi tutte le arti, per cui spesso mi vedrete selezionare dipinti anche relativamente recenti di autori italiani, anche non troppo noti.E' il caso di Giacomo Grosso, pittore torinese nato da una famiglia di falegnami, che insegue il sogno del disegno e della pittura, abbandonando il mestiere del padre e diplomandosi all'Accademia Albertine delle Belle Arti di Torino. Egli frequenta gli ambiente artistici Europei più in voga nell'ottocento e diviene tanto abile da ricevere commissione di dipinti reali e pontifici.Ha una spiccata propensione nel realizzare ritratti di nudo femminile, in tutta la loro naturalezza e prosperità, tanto da volerlo inserire anche in contesti poco tolleranti, specie di quei tempi; una delle sue opere più note infatti, "Supremo Convegno" destò clamore e critica, Grosso venne accusato di immoralità a causa delle donne disadorne soggetti se pur secondari del dipinto in questione.Diversa è invece la grazia decantata in questo ritratto di donna del 1895, in cui si evince tutto il candore e la magnificenza della figura femminile in un meraviglioso abito dell'800. La seta del vestito si fonde con quella del divano su cui siede la donna, così come i motivi floreali che li adornano, quelli in evidenza sulla parete alle sue spalle e i petali sparsi in terra. E' incredibile, con che capacità l'autore sia riuscito a rendere reale e magnifico un dipinto apparentemente monocromatico. I colori sono tutti sulle sfumature del grigio, giallo e verde chiaro, rendendo però preziosa e profonda la scena in cui è possibile ammirare la nobildonna in posa. La sua compostezza, gli sbuffi vaporosi che incorniciano le spalle e la mano che stringe il ventaglio, sono simboli di rigore e finezza, particolari propri anche allo stile dell'autore, che come è evidente, rimane pur sempre legato alla tradizione accademica.
It may be that I'm biased, but as history demontrates, Italy was teacher in almost all the arts, so often you will see me select relatively recent paintings by Italian authors, even if not too well known.
It 's the case of Giacomo Grosso, Turin painter born from a family of carpenters, chasing the dream of drawing and painting, leaving his father's trade and graduated Albertine Academy of Fine Arts in Turin. He attended the artistic environment in more popular european settings in nineteenth century and he become so clever enough to get real and pontifical commission paintings.
He has a strong propensity to realize portraits of naked women, in all their naturalness and prosperity, so much so that he decided to enter even in contexts less tolerant, especially of those times; one of his best known works in fact, "the Supreme Convention" aroused clamor and criticism, Grosso was accused of immorality because of the unadorned female subjects of the painting in question.
It's not the case of the grace vaunted in this woman portrait, painted in 1845 which shows all the candor and the magnificence of the female figure in a beautiful 800' gown. The silk of the dress blends with that of the couch on which the woman sits, as well as the flowers which adorn them, the ones featured on the wall behind her and petals scattered on the ground. It 's amazing, the capabilities with wich the author is able to make real and magnificent a seemingly monochromatic painting. The colors are all the shades of gray, yellow and light green, but making valuable and deep the scene where you can admire the noble lady posing. Her composure, the fluffy puffs framing her shoulders and the hand that holds the fan, are symbols of precision and finesse, even particulars of the author style, that you can observe, he remains tied to the academic tradition.

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