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Palazzo cernezzi: tiratela di meno!

Creato il 07 ottobre 2011 da Bagaidecomm @BagaideComm
PALAZZO CERNEZZI: TIRATELA DI MENO!Oggi, ho incontrato un politico comasco che, sebbene non amassi tutte le idee e tutti i comportamenti, sommariamente stimavo. Ho cambiato idea dopo pranzo, anzi: mentre pranzavo. Non è tanto quello che ha fatto che mi ha dato fastidio, ma il modo e la maleducazione. E' entrato, senza salutare, s'è guardato intorno, ha chiesto, vedendo tutto occupato, "e noi dove mangeremmo?" e, dopo la risposta del propriatario, capendo che avrebbe dovuto aspettare ha alzato le spalle e, nuovamente senza salutare, è uscito. La mia riflessione parte da qui.
Tutti gli uomini politici prima o poi ci deludono, non pensiamo, però, al politico "di professione", quello che se ne sta a Roma e si dimentica di quando non era nessuno. Pensiamo a chi ci governa più da vicino... che ne so..prendiamo palazzo Cernezzi? Ora, lasciamo stare gli errori o le sviste che possono capitare, dato che amministrare una città non è sempre facile, per concentrarci sulle persone. Sarò idealista ma credo che, quando cimentarsi in una carriera politica significhi voler bene alla città che si vuole amministrare, e ai suoi cittadini.  Credo che voglia dire rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene comune: una Como migliore. E sono convinta che la semplicità, l'umiltà, la sincerità ed il rispetto per chi ci circonda siano fondamentali, tanto quanto la determinazione, la passione ed il coraggio, per ogni persona ma per il personaggio politico, di più. Perchè il suo è il rispetto che deve avere chi sa di dovere tanto agli "anonimi" cittadini che amministra, e la sua è la sincerità di chi assume un obbligo nei confronti di quei cittadini.
E' chi sta seduto a palazzo Cernezzi ad essere in debito con i comaschi, non certo il contrario: box a prezzi stracciati, parcheggio riservato in via Perti, bandiere italiane in faccia, compensi esagerati... il tutto condito dalla maleducazione e dalla supponenza di questi nuovi "divi". Questa non è la politica che riconosco. Ed ogni fallimento, ogni errore, ogni comportamento altezzoso ed arrogante mi fa accorgere, sempre più, che l'unica speranza di Como, ora, siano i giovani.
Valentina Nichele

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