E adesso che succederà? Privatizzati per 15 anni i violini e l’ex palazzo dell’arte in cambio del museo arvediano, che sarà di nuovo inaugurato a settembre, vedremo come il potere arvediano delizierà l’udito dei cremonesi e non solo. Finora molti hanno capito poco. Quindici anni non sono mai pochi. È un’ipoteca su tre amministrazioni.
La Giunta comunale, sulla base degli indirizzi e dei criteri formulati dal Consiglio Comunale nella seduta dell’11 marzo 2013, ha approvato lo schema di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari, finalizzata alla disciplina dei rapporti tra i due soggetti e al consolidamento del sistema di relazioni tra Comune e Fondazione. In particolare viene stabilito di concedere in uso gratuito, per un periodo di anni quindici, alla Fondazione Museo del Violino l’immobile di proprietà comunale (Palazzo dell’Arte). Viene altresì prevista la concessione in uso gratuito, sempre per un periodo di quindici anni, dei beni mobili attualmente facenti parte sia della collezione “Gli Archi di palazzo Comunale”, sia del Museo Stradivariano.
“Con questo atto rendiamo concreto il nuovo Museo del Violino. – dichiara il sindaco Oreste Perri – Mancano ormai solo poche settimane all’apertura ufficiale di questo fondamentale tassello del Sistema Museale di Cremona. Un sogno che si traduce in realtà. Riunire in un unico ambiente il meglio della liuteria classica cremonese, un percorso espositivo dinamico, interattivo, coinvolgente, unico nel suo genere. Ed il tutto realizzato in pochi anni, grazie alla sinergia tra pubblico e privato Con l’apertura del Museo del Violino la nostra città avrà a disposizione un unicum mondiale, dove poter osservare ed ascoltare i nostri violini grazie alla presenza dell’auditorium. Per Cremona è veramente un momento eccezionale che completa la nomina UNESCO della liuteria cremonese quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità.”
Lo schema di convenzione recepisce e specifica i principi generali relativi in particolare ai seguenti aspetti: criteri tecnico-scientifici e standard gestionali orientati alla migliore conservazione, fruizione, promozione e valorizzazione delle collezioni; costruzione di sinergie con la realtà culturale e turistica del territorio, in particolare con il Sistema Museale della città di Cremona; realizzazione di finalità didattiche e di relazione con il mondo scolastico.
Per regolare i rapporti tra il Comune di Cremona e la Fondazione Museo del Violino, dando piena attuazione all’atto di indirizzo espresso dal Consiglio Comunale nella seduta dell’11 marzo 2013, la Giunta Comunale ha adottato un proprio provvedimento per definire le indicazioni operative, redatte sulla base dei principi generali stabiliti nella deliberazione consiliare. Lo schema di convenzione è diretto a regolare e consolidare il sistema di relazioni tra Comune e Fondazione, anche in relazione ai beni alla stessa affidati e concessi. La convenzione ha lo scopo di: realizzare livelli di qualità sempre più elevati nella gestione del patrimonio museale, ottimizzando le condizioni di economicità; incrementare le potenzialità di attrazione culturale e turistica della città; contribuire a potenziare il ruolo del Sistema museale della città attraverso la sperimentazione di modelli di gestione innovativi; applicare i criteri tecnico-scientifici e gli standard minimi, con particolare riguardo alla gestione e cura delle collezioni e dei servizi al pubblico; stabilire gli impegni che il Comune e la Fondazione si obbligano a rispettare nonché le forme, le modalità e le sedi di valutazione, concertazione e deliberazione di tali impegni.
Cremona, 18 luglio 2013