L’altro giorno ero in piscina, piscina con la sola copertura di un telone, il vento era calato, così ho pensato bene di godermi quegli spiragli di sole che arrivavano a bordo vasca, facendo tranquillamente lo stretching in costume.
Tento di giustificarmi (?) la triste situazione sociale del sud Italia, come l’affitto da pagare per avere in cambio un clima tanto permissivo.
In ogni caso l’inverno mi dispiace non vederlo. Quello vero intendo. Sarò atipico, sarò il solito lamentoso italiano cui non va bene nulla, rompiballe pure, ma a me un po’ di inverno manca. Ovviamente non è che le temperature miti della costa siciliana mi dispiacciano, ma per dirla tutta non c’è neanche un vero autunno e una vera primavera. Per quanto riguarda l’estate è un capitolo a parte. Qui d’inverno il colore è quello di un perenne inizio d’autunno. Siamo in gennaio, molti alberi non hanno fatto in tempo a spogliarsi di tutte le loro foglie che già tra poche settimane il “freddo” sarà passato. Ma neanche in primavera il colore cambia molto. Della lunga estate poi è solo il torrido, ma ho già detto che è un’altra storia.
Sarà colpa anche della poca natura rimasta tra gli infiniti palazzi regalo del “sacco“, e dei ficus che non perdono le foglie; non si avverte lo scorrere delle stagioni in città. Solo pozzanghere luride, infinite crepe umide nei marciapiedi e poltiglie di cartacce nelle cunette.
Idillio. Forse dovrei trasferirmi in qualche provincia di montagna, dove hai il piacere di indossare un bel maglione di quelli norvegesi, bere una cioccolata davanti al camino, e intanto fuori dalla finestra la neve ammanta di candore il paesaggio. O magari andare a pattinare sul ghiaccio a Central Park.