La serrata degli autotrasportatori, con il conseguente scarseggiare dei carburanti, ha modificato il paesaggio di Palermo. Una città, che basa l’80% dello spostamento privato sugli autoveicoli di proprietà dei cittadini, si è, di colpo, trasformata diventando, quasi per magia, abitabile, luminosa, armoniosa.
Strade definite a prova di nervi per gli automobilisti come via Notarbartolo, Via Roma sono diventate paesaggi di uno splendore inebriante, chiese e monumenti sconosciuti ai più si sono trasformati in uno spettacolo per gli occhi. Certo, tutto questo non durerà per sempre visto che la protesta dei forconi si è ufficialmente conclusa sabato 21 gennaio 2012. La situazione di caos che ha portato la serrata tenderà a normalizzarsi e quindi anche la viabilità di Palermo tornerà ad essere quel caos che i palermitani conoscono bene.
Il movimento, infatti, ha allentato un po’ ovunque la propria presa. Mariano Ferro, uno dei leader della protesta ha, infatti, dichiarato che la protesta si sposterà a Roma. “La pressione esercitata sul governo regionale – precisa Ferro – per i provvedimenti di competenza è approdata a soluzioni parziali che il governatore Lombardo, nel corso di un ulteriore incontro ha garantito di realizzare nel più breve tempo possibile”. Resta, invece, ferma nelle sue posizioni l’AIAS di Giuseppe Richichi che afferma, invece, di continuare la protesta.