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“Non me ne vado – ha detto – perchè mi sono stancato di fare il sindaco, questa è una sciocchezza. Ma è un atto di amore e responsabilità per questa città”.
L’ormai ex primo cittadino ha aggiunto che “le mie dimissioni erano previste per il 2 gennaio, ma ho preferito attendere la documetazione relativa al Patto di stabilità interna del Comune. In questi 10 anni non ho mai pensato di dimettermi. Ringrazio Angelino Alfano e soprattutto il presidente Silvio Berlusconi che mi sono sempre stati vicini”. “Mi sono dimesso perchè siamo in campagna elettorale” ha aggiunto Cammarata riservando una stoccata nei confronti del governatore Raffaele Lombardo il quale “non ha mai rispettato nulla per Palermo e potrebbe essere ancora più ostile”. “Con la nomina del commissario Lombardo – ha proseguito – dovrà assumersi la responsabilità di Palermo: io passo la mano lasciando i conti in ordine”. “Io non intendo dare alibi a nessuno neanche al consiglio comunale” il cui comportamento è stato “ignobile e vergognoso”. “Non poter governare è mortificante” ha proseguito Cammarata aggiungendo che “non volevo lasciare alcuna vicenda in sospeso come i 45 miliardi di euro di Gesip. Il Comune di Palermo – ha ribadito – non ha problemi di liquidità e di cassa”. “Abbiamo rispettato il Patto di stabilità per 10 anni e ne vado fiero. Vado a testa alta guardando in faccio avversari e non. Torno a fare l’avvocato e a pensare alla mia famiglia”
La Regione nei prossimi giorni nominerà un Commissario straordinario che guiderà il Comune alle prossime elezioni amministrative.
Pdl+Udc di nuovo insieme? Forse sì.
Fonti autorevoli sussurano che le dimissioni di Cammarata rientrano nella strategia di Angelino Alfano e Renato Schifani in vista della prossima tornata elettorale. In sostanza il duo pidiellino ha chiesto a Cammarata di fare un passo indietro in cambio di un posto di sottogoverno. L'obiettivo è quello di far dimenticare, con qualche mese d'anticipo, la pessima gestione della città proponendo un candidato stimato dai cittadini palermitani. Il favorito per la poltrona di futuro sindaco sembra essere l'attuale rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, sul quale convergerebbe anche l'Udc di Casini.
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