Palermo mi ha colpito e impressionato, e da uomo del Sud, le mie sensazioni e ciò che ha lasciato dentro di me, forse vale ancor di più...
Mi è sembrato di aver visitato una città, che almeno in parte, mi ha dato la sensazione stia attraversando un piccolo Rinascimento, una città calda, in fermento, in evoluzione, in movimento.
La storia e l’arte, i simboli di questa città – dal Teatro Massimo, al Politeama, al Duomo, ai semplici mercati – si ammirano con gli occhi ma si respirano nell’aria, la gente sembra motivata e vogliosa di far dimenticare gli aspetti negativi dei clichè legati alla Sicilia, per far emergere la parte positiva, con scacrificio e impegno, con voglia di futuro, ma partendo dalle radici.
L’arte si ammira passeggiando o facendosi “scarrozzare” sugli splendidi e tipici carretti trainati da cavalli o dai più moderni bus a cielo aperto, i monumenti appaioni curati e rispettati.
E per appagare ancor più il turista (ma anche il non-turista!), una cultura che per attrarre si serve e passa anche attraverso il cibo, da sempre veicolo di culture vicine e lontane, generando un meraviglioso mix di profumi e di sapori con i prodotti che soltanto chi ha assaggiato può rendersi conto quale livello di bontà nascondano.
Sperando d’aver delineato una Palermo da portare un pò di più sotto la luce dei riflettori, una città piena di colori, di profumi e di sapori, una città del passato che si candida ad un futuro altrettanto luminoso e importante, La ritengo e consiglio, assolutamente da vedere.
nanni