Prove tecniche di falsi
<<Ah???!!>>Non hai mai notato che nelle riviste edulcorano il termine "orgasmo" con l'espressione "raggiungere la gioia"?<<Guarda,per me è una gioia il sol fatto di perder peso mentre lo si fa. Poi,se si parla di orgasmi,posso dire che momentaneamente non son pervenuti.>>
Questi son affaracci tuoi. Comunque,perchè ansimi?<<Perchè son stata a fare jogging.>>
A che pro?<<Al pro e poropoppo di perder peso,mantenermi in forma e migliorare la mia prestanza atletica.>>E sfondarti i polmoni con lo smog mentre la tua milza rischia l'esplosione. Hai passato anni e anni stando supina,perchè dovresti rivoluzionare il tuo metodo di vita così?<<Sì,supina e sumario. Ma parla come mangi! C'è bisogno di movimento per non rovinare le articolazioni,per migliorare la circolazione ed il respiro,per bruciare il grasso in esubero e per esser più belle e toniche! Via quel doppiomento,via quella cellulite che ti porti dietro dalla prima comunione,via quelle guanciotte da criceto!>>Le mie son guanciotte alla Heidi,mica da criceto. Son tonde e rosse grazie alla couperose,quindi non rompere che sembro più giovane di quanto non sia. E poi se dovessi parlare così come mangio in questi giorni potrei benissimo competere con i sommi poeti. 'Gnuranta!<<Lo vedi? Sei isterica perchè c'hai il colesterolo alle stelle! Se tu frequentassi una palestra o andassi a correre saresti di certo più rilassata! Ricorda,"mens sana in corpore sano"!>>
Mutatis mutandis,carpe diem e stinnastipirifunny.<<Ma cosa dici?>>
Parlo così come mangio. Male.Sport. Atavico passatempo dell'uomo compresi noi,gente junk food dipendente ma con la tessera della palestra.
Attrezzi,aerobica,danza,nuoto,calcio,sci.....qualsiasi cosa comporti un copioso sudore e un successivo olezzo di ascelle morte è uno sport. Che fa bene,ci mantiene in forma e ci permette di prevenire molti problemi di salute tipici dell'avanzamento d'età.
Nella mia modesta vita fatta di passaggi tra divani e cyclette,ho avuto il piacere di frequentare tre palestre per tre motivi differenti,osservando nel frattempo vasti generi umani degni di trattati psicologici e puntante speciali di Mistero.
E chi,perciò,ha attirato la mia attenzione tra una corsetta sul posto e un ushiro ura mawashi geri [aka: calcio "rotante" nel karate]?
Luci soffuse,musica classica di sottofondo,si dia inizio all'elenco.
La madre di famiglia: sui quarantanni suonati,tale donna da palestra si presenta a gli occhi degli iscritti come una caduta dentro un armadio sporco; magliettona taglia XXXXL del marito con annessa macchia di succo di frutta del figlio,fuseaux neri un poco troppo aderenti e scarpe da ginnastica bianche marca "Aninas" da cui sbucano dei bellissimi calzettoni di spugna bianca. Coda di cavallo posticcia e occhiaie profonde dovute al figlio più piccolo che scambia la notte con il giorno.
Essa,generalmente,spazia tra il corso di Zumba e quello di aerobica,dedicandosi di tanto in tanto a cyclette e tapis roulant,dove può finalmente porre il suo asciugamano alla lavanda sulle proprie spalle così come si fa nei film. Sebbene sembri una signora decisa ad acquistare una forma fisica perfetta,in realtà frequenta la palestra per socializzare con le sue simili e per poter finalmente dedicare almeno due ore del suo tempo a discussioni da adulte senza alcuna Peppa Pig o Dora l'esploratrice nei paraggi. Anche se,guardando ben bene il suo armamentario,si scoprirà che la borraccia da lei usata altri non è che quella di sua figlia (infatti c'è stampata Trilly).
L'uomo di una certa età: obbligato dal proprio medico curante a frequentare la palestra,questo individuo predilige gli attrezzi. Pesi di mezzo chilo,bastone,tapis roulant,cyclette e step sono quelli più utilizzati. Vestito con una tuta in acetato nero risalente a gli anni '80,ingentilisce questo suo outfit con una bellissima maglietta bianca come quelle che si indossano sotto le camice. Eppure,per quanto sia stato costretto a frequentare quel luogo infernale fatto di musica giovanile e di sforzi fisici,è ben felice di esser lì;può rifarsi gli occhi guardando quel meraviglioso scuotimento di curve delle ragazze frequentanti il sopracitato corso di Zumba.
Il manager in andropausa: entra in palestra con fare spavaldo,mostrando a tutti la sua ricchezza. Orologio costoso al polso,camicia firmata,pantalone elegante,scarpa di vernice. Borsone tenuto con una sola mano e auricolare all'orecchio grazie al quale finge di parlare con chissà chi di chissà quale meravigliosa festa/meraviglioso contratto milionario che lo farà diventare ancor più ricco.....finchè non gli suona il telefonino.
Anche in questo caso,il luogo preferito è la sala attrezzi dove,vestito con una tuta ultimo modello e maglietta nera aderente,corre e solleva pesi trattenendo il più possibile quel bel rotolone di pancetta che gli sta spuntando mentre le cuffie del suo I-phone5S si intrecciano pericolosamente con un manubrio. Accompagnando ogni suo movimento con gemiti di soddisfazione,il manager in andropausa cerca conferme visive da parte delle donne presenti che,a suo dire,dovrebbero desiderarlo ardentemente proprio lì,sulla panca per gli addominali.
Quella che non necessita di andare in palestra: genere veramente odioso,soprattutto se tu sei una ragazza qualsiasi che cerca disperatamente di buttar giù quel maledetto culone da pandoro mangiato nel lontano 1995.
Bella da far paura,truccata perfettamente con cosmetici waterproof,dai capelli meravigliosi e dal fisico asciutto nascosto da un leggerissimo strato di pantaloncini e top aderentissimo. Non un pelo di troppo,non un'unghia rotta,non un brufolo. Una dea fatta e finita. Pur suscitando ira funesta già nello spogliatoio a causa della sua magnificenza,tale fanciulla frequenta le palestre solo perchè "vuol mantenersi in forma". In realtà,secondo me,le verità son ben due. La prima è che sia ingaggiata dal proprietario della palestra per mandare un messaggio subliminale a noi povere donne comuni (della serie: "se frequenti la mia palestra diverrai così!");la seconda è che sia semplicemente una stronza esibizionista. Che goda nel veder gli sguardi d'odio da parte delle altre mentre gli uomini lascian scie di bava su ogni centimetro quadro della stanza.Di fatti,essa frequenta qualsiasi corso possibile ed inimmaginabile,soprattutto se le permette di mettersi in mostra mentre fa fare swishhh ai suoi lucenti capelli che non dan segni di cedimento.
Il fissato da far paura: nemmeno lui scherza in fatto di odiosità. Muscolosissimo,con i capelli ingellatissimi e perfettamente abbronzato,questo narcisista frequenta la palestra per due scopi precisi. Rimorchiare e mantenere un corpo perfetto del quale vantarsi. Perciò lo si trova sempre pronto a sollevare pesi di venti e più chili,a fare cento e più addominali e a guardarsi ogni due e tre allo specchio. Analizzandolo attentamente, si noterà il suo sguardo compiaciuto durante l'attenta osservazione di sè davanti il piano riflettente. E se si ha un orecchio fine si riuscirà a captare leggerissimi ed impercettibili mugugni di piacere. Sì,è lui che quasi si eccita vedendosi così possente. Inoltre tale maniaco della prestanza fisica è pesantemente snob e difatti guarda con ribrezzo tutti coloro i quali presentano anche solo un grammo in eccesso.
L'impaziente: altro motivo per odiare la palestra e chi ci va. Di età imprecisata,di origine altrettanto ignota,questo maledetto (o maledetta) ha il viziaccio di starti con il fiato sul collo. Perchè? Perchè tu ti sei permessa di occupare l'attrezzo che gli serve. Perchè tu stai indugiando un secondo in più di quanto scritto sulla tua scheda. Perchè lui DEVE fare tutto subito,quando dice lui e senza nessuno tra i piedi. Non socializza,non sopporta il vociare,non ascolta musica. Nè può tollerare chi fa tutto con calma. Anche all'interno di un corso qualsiasi,come boxe e simili,ha il coraggio di rimproverare l'allenatore per un ritardo sulla tabella di marcia.
Il fetido: suda come un cinghiale lasciando i resti del suo grasso corporeo appena espulso su qualsiasi attrezzo giacchè non capisce che per fare la panca si deve stendere un'asciugamano. Dalle sue ascelle viene sprigionato un gas mortale mentre dai piedi risale un miasma fetido e ripugnante. Sudato tutto (attrezzi e lui stesso),disconosce quel metro quadro chiamato doccia e quello strano tubicino di latta chiamato deodorante. Infatti,si asciuga ciò che ha perspirationizzato con un pezzo di carta e via,si veste di tutto punto per andarsene. Nei giorni successivi,ovviamente,indosserà sempre gli stessi indumenti da palestra facendo sorgere negli altri l'atroce dubbio che non li abbia nemmeno lavati. E se ad altezza ascelle ci saranno stalattiti di sudore cristallino,questo tremendo sospetto verrà confermato prima di svenire.
Quello che non sai perchè sia lì: è iscritto a qualcosa ma non si sa cosa. E' ogni giorno buttato tra gli attrezzi e le sale dedicate ai corsi specifici,ma non muove un muscolo. Chiacchiera del più e del meno con tutti,ma non mostra segni di sforzi fisici. Sorride a chiunque tenendo in mano la bottiglietta di Gatorade all'arancia dalla quale prende un sorso o due. Cammina con un asciugamano lindo ed immacolato sottobraccio. Esce con un borsone leggero come una piuma. Insomma,perchè diamine fa pubblic relation in palestra e non al bar?
Infine la categoria migliore,l'emblema di noi tutti sportivi passivi
Il fantasma: dopo anni e anni di sedentarietà e ozio totale,finalmente decide di iscriversi in palestra. Compra una bella tuta,un comodo paio di scarpe,un borsone capiente,un deodorante super potente e un lettore mp3 con gancio per i pantaloni e conta battiti. Pretende una scheda dettagliatissima piena zeppa di ogni possibile attrezzo ed esercizio,paga sull'unghia quota di iscrizione e sei mesi d'attività e,alla fine,si accomoda sull'ellittica. Tempo due minuti è già madido di sudore,con i crampi alle gambe,il fiatone e un principio di infarto.
Si guarda intorno per capire come facciano gli altri a resistere su quegli attrezzi di tortura e,mestamente,si dirige verso l'uscita nascondendosi dietro il bancone della reception per non farsi vedere dal proprietario. Torna a casa,posa la scheda della palestra nel più remoto angolo dell'appartamento,si fa una bellissima doccia calda e si fionda ancora in accappatoio davanti la tv per vedere l'ennesima replica dei Robinson con una ciotola di popcorn sulle ginocchia ed una lattina con scritto "condividi questa Coca-Cola con un pigro" sul tavolino.E davanti allo schermo al plasma,immerso nella comodità della sua vita,si sentirà in pace con sè stesso. Finchè....
<<Sì,ma da domani me ne vado a correre sul lungo mare!>>
Ci stiamo credendo tutti.