Andrea è un ragazzino di dieci anni. Il suo sogno è quello di milioni di altri suoi coetanei, diventare un calciatore e giocare nella sua squadra del cuore, il Toro. È uno dei pulcini del vivaio granata, ma una domenica, durante una partita, cade e si infortuna a un ginocchio. Vista la giovane età non può essere operato e la riabilitazione non basta a farlo tornare in campo. Oggi Andrea Maffè ha 21 anni, gioca nell’Iren Torino 81 e con le sue nove stagioni in gialloblu è uno dei pilastri della squadra allenata da Simone Aversa. “Era destino che dovessi cambiare sport” racconta, “seguo il calcio da quando ero bambino, ma ormai la pallanuoto mi è entrata nel cuore ed è parte della mia vita; è una passione a cui non posso più rinunciare”.
Tra i due grandi amori sportivi anche un anno trascorso nel nuoto: “mi proposero l’agonismo” ricorda il difensore con la calottina numero 5, “ma seguire la linea nera in fondo alla vasca per diversi kilometri ogni giorno non faceva per me, avevo bisogno di qualcosa di più movimentato, che magari prevedesse un pallone”. Così il provino e l’ingresso nella Torino 81, la trafila delle giovanili fino all’esordio in prima squadra, sei anni fa. “L’anno successivo al debutto in serie A tornai nell’under 17 a causa di un infortunio, quindi trascorsi un anno in C con la Dinamica, fino ad approdare qui definitivamente”.
E se la pallanuoto è ormai molto più che un semplice sport, la Torino 81 è molto più che una semplice squadra: “è una seconda famiglia, un gruppo di amici con cui passo il tempo anche fuori dalla piscina. Siamo tutti molto legati, negli anni qualcuno è arrivato e si è integrato subito, qualcuno è andato via ma si è portato dietro un bel ricordo. Ma la maggior parte di noi è qui da sempre, sportivamente sono nati e cresciuti qui”.
La stagione in corso è giunta intanto al giro di boa; sabato alle 15 i gialloblu inizieranno il girone di ritorno del campionato, in trasferta contro la neopromossa Rapallo. “È una partita da vincere” afferma Andrea, “e sulla carta siamo favoriti, viste le rispettive posizioni di classifica e il nostro rotondo successo nel match di dicembre”. “Quest’anno siamo partiti forte” aggiunge, “anche sfruttando il calendario più agevole nelle prime giornate; poi le assenze, il valore dei nostri avversari e un po’ di sfortuna ci hanno fatto perdere qualche punto. Nella seconda metà della stagione dovremo far meglio, abbiamo recuperato tutti i giocatori e avremo il vantaggio del campo contro la maggior parte delle formazioni più toste”.