20 anni, Filippo Ronco è uno dei tanti giovani della Dinamica Torino. Ma anche uno dei giocatori con maggior esperienza, avendo cominciato a giocare all’età di 8 anni e indossando la calottina rossoblu dai tempi in cui la società si chiamava Rari Nantes Susa. Nato a Chieri, paese in cui vive e lavora, decise di tuffarsi in piscina dopo una parentesi nel calcio e nel basket. Nella sua carriera ha vestito anche la maglia delle giovanili della Torino 81, nei campionati under 17 e under 20 nazionali. Un’esperienza che l’ha cresciuto e l’ha reso un ottimo difensore, capace di giocare in tutte le posizioni delle due fasce e spesso impiegato nel lato di campo dove vengono schierati i mancini. “Ho grandi margini di miglioramento in attacco” spiega, “sia per quanto riguarda gli inserimenti sia in fase di conclusione. Ho sempre preferito costruire il gioco e passare il pallone ma in alcune situazioni devo imparare a tirare in porta”. Filippo sa di doversi prendere più responsabilità; una gliel’ha affidata a inizio stagione coach Gianluca Garibaldi, assegnandogli il ruolo di vice capitano. E in una partita è già stato anche capitano, vista l’assenza di Davide Finotti. Un premio giusto per chi, come lui, ha contribuito a scrivere la storia recente della Dinamica, con il passaggio dalla serie C alla B fino ai playoff dell’anno scorso per salire in A2. “Senza dubbio il momento più emozionante della mia vita sportiva” racconta, “nessuno si aspettava che arrivassimo fin lì e invece arrivammo davvero vicini alla promozione”.
Per il momento il 2015 non ha regalato ai rossoblu le stesse soddisfazioni della passata stagione ma nell’ultima settimana un po’ di buon umore è sicuramente tornato tra Palazzo del Nuoto e piscina Monumentale. “La vittoria contro Lerici ci voleva” afferma Filippo senza mezzi termini, “non è stata una prestazione brillante ma serviva il successo. Negli ultimi anni non ci era mai successo di trovarci così in basso in classifica e i tre punti ci hanno restituito parecchio morale”. Il calendario difficile di questo primo scorcio di campionato, reso ancor più complicato da diverse trasferte, spiega in parte l’avvio lento, ma alla Dinamica non vogliono cercare giustificazioni: “qualche errore di troppo ci ha penalizzato nelle prime giornate e a poco a poco stiamo trovando i giusti equilibri, all’interno di una squadra che durante l’estate ha subito pochi cambiamenti ma importanti; su tutti l’addio alla pallanuoto giocata del nostro ex capitano (Daniele Staiano), un elemento fondamentale in acqua e nello spogliatoio”.
Un’altra sfida da vincere a tutti i costi arriverà sabato pomeriggio alle 18. La Dinamica affronterà in casa la neopromossa Livorno, una formazione molto più fisica che tecnica già incontrata durante la pre season. “Dovremo fare il nostro gioco di ritmo e velocità” spiega il giovane difensore, “sarà un bel “contrasto di stili”, non sarà semplice ma siamo una delle squadre più allenate nel nostro campionato e siamo pronti alla battaglia”.