La fiducia in un progetto a lungo termine, la pazienza di aspettare risultati non immediati e soprattutto la valorizzazione dei giovani “cresciuti in casa”. In sintesi è questa la filosofia dell’Iren Torino 81 e della Dinamica Torino, società di vertice della pallanuoto torinese che figurano nei campionati di serie A2 e B. Sabato impegnate in due sfide molto delicate in chiave salvezza (brillantemente superate ai danni del CS Plebiscito Padova e del CN Sestri) e domani chissà, forse a lottare per obiettivi più prestigiosi.
Le dichiarazioni post gara ribadiscono con fermezza i principi della due squadre. Nessuna preoccupazione per le difficoltà accusate dalla sua squadra nella prima parte di stagione, forte ottimismo per il futuro; ecco il pensiero di Tito Novara, presidente del Torino 81: “Abbiamo una rosa composta quasi esclusivamente da ragazzi torinesi; con un’età media di neanche 21 anni siamo i più giovani della serie A2, campionato in cui l’esperienza conta parecchio. Ma siamo consapevoli delle nostre forze e nel girone di ritorno raggiungeremo sicuramente la salvezza, nostro obiettivo di inizio anno”. La storica società piemontese guarda avanti e getta le basi per i successi di domani: “Quest’anno sia l’under 17 sia l’under 20 otterranno buoni risultati a livello nazionale. Speriamo di migliorare il quinto posto nazionale raggiunto l’anno scorso con l’under 17”. Al Torino 81 gli atleti maturano anche guardando modelli di riferimento. Come Simone Aversa, capitano e allenatore dei gialloblu, uno che sa coinvolgere compagni e tifosi: “Per una realtà come la nostra è importante avere tanta gente al seguito. La maggior parte dei ragazzi in tribuna fanno parte del nostro settore giovanile, sono il nostro futuro. Noi cerchiamo di dare il massimo e loro ci ripagano con il loro sostegno; fa bene a tutto il movimento”.
La Dinamica Torino, seconda squadra della città, vive con gli stessi ideali. Il tecnico Gianluca Garibaldi non ha dubbi: “Avere tanti giovani in squadra porta quasi solo vantaggi; reagiscono bene alle difficoltà, hanno voglia di crescere e di migliorare, come singoli e come gruppo; a volte, naturalmente, pagano un po’ di inesperienza”. Una squadra giovane ha entusiasmo e riconosce immediatamente il gioco dentro lo sport. Le realtà della pallanuoto torinese l’hanno capito, valorizzano i ragazzi aspettando con pazienza la loro crescita. E pazienza se i risultati non sono sempre al top in termini di trofei e classifiche. Scambiando due chiacchere con i ragazzi della Dinamica al termine della partita si colgono la passione con cui si dedicano al loro sport, la voglia di mettersi in gioco, i sogni e l’amicizia che li lega: “Per la salvezza è quasi fatta, il girone di ritorno è favorevole perché abbiamo molte partite in casa; possiamo fare bene ma dobbiamo dimostrarlo. L’anno prossimo puntiamo alla promozione e se rimaniamo uniti possiamo farcela; abbiamo iniziato la pallanuoto quando eravamo bambini, ora siamo un bel gruppo con un allenatore che ci sa coinvolgere, non c’è niente di meglio che allenarci e divertirci insieme”.
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