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Pallavolo: il Parella ha completato il roster per la B1

Creato il 25 agosto 2013 da Sportduepuntozero

0dd5ba280253a968ba035970f9cfbed1Il Tuninetti Parella Torino completa il roster per la B1 maschile, inserendo in rosa gli ultimi due tasselli: Davide Guido e Stefano Giraudo. Guido, schiacciatore classe 1989, è a dispetto della giovane età un giocatore che vanta già una ampia esperienza nei campionati Nazionali.

Cresciuto nel vivaio della Pallavolo Novi, è stato nella Selezione Regionale del Piemonte e nella Nazionale giovanile di beach volley.
Dopo tutta la trafila delle giovanili, è arrivato in prima squadra nel 2003 partecipando a tre campionati di serie C, conquistando nel 2006 poi la promozione in serie B2 e giocando poi due campionati nella quarta serie nazionale.

L’anno successivo è andato a Caluso, dove ha vinto il campionato di B2, spostandosi poi ad Asti dove è rimasto per tre anni, il primo in B2 ed i due successivi in B1. L’anno scorso è tornato a “casa”, in serie C, per motivi di studio, ma ora è pronto per tornare a calcare l’importante palcoscenico della B1.

Giraudo, invece, è un giovane promettente alla prima esperienza in B1. Centrale classe 1993, comincia a giocare a volley a Borgo San Dalmazzo, dove viene notato dagli osservatori di Cuneo che lo portano nel vivaio della formazione di A1. Dopo quattro anni in cui fa la trafila dall’under 16 all’under 19, lo scorso anno passa in prestito alla Pmt, in B2. Inizia l’anno in panchina ma, con il passare del tempo, conquista un posto da titolare e la stima della dirigenza parellina che in estate trova il modo di portarlo in biancorossoblu.

“Sono davvero felice e non vedo l’ora di poter iniziare questa esperienza – le prime parole di Giraudo da giocatore del Parella – andrò a confrontarmi con giocatori di grande esperienza come Ceffaratti e Salza da cui penso di poter imparare molto. E’ il mio primo campionato di B1, so di partire molto in basso ma ho voglia di ritagliarmi uno spazio importante all’interno di questa squadra. L’obiettivo penso possa essere anche qualcosa in più di una semplice salvezza”.

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