«Abbiamo esortato il Governo ad essere più incisivo nella tutela della piccola pesca. Ci auguriamo che l’apertura registrata alle nostre richieste, che abbiamo rappresentato oggi in Commissione, attraverso un’interrogazione parlamentare al ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, sia il primo tassello di un’operazione di più ampio respiro che giunga fino a portare l’obbligo degli adempimenti alle imbarcazioni oltre i 15 metri». Lo dichiara, in una nota, Federico Palomba, deputato sardo e capogruppo di Italia dei Valori in commissione Giustizia alla Camera che oggi ha presentato alla Camera un’interrogazione parlamentare nata in seguito alle grosse difficoltà che attualmente incontra il settore della piccola pesca nel Sulcis Iglesiente.
«L’entrata in vigore delle nuove normative europee in materia di pesca – spiega Palomba – ha creato gravi difficoltà e disagi alla piccola pesca. La tenuta di libri di bordo, di difficile compilazione, e la vidimazione obbligatoria da presentare agli uffici della capitaneria, rappresentano un insopportabile fardello burocratico, nonché un dispendio economico notevole, per chi già lavora tra mille difficoltà e spesso senza mezzi, strumenti e conoscenze adeguate per adempiere a tutti gli oneri. Quello che chiediamo al governo – aggiunge il deputato dipietrista – è un impegno volto a tutelare, anche con forti interventi in sede europea per la modifica del Regolamento, un’attività già in forte difficoltà, con la semplificazione degli adempimenti che penalizzano oltre ogni ragionevolezza l’intero settore della piccola pesca. Perché se da una parte è vero che occorre senz’altro migliorare la regolamentazione dell’esercizio della pesca – conclude Palomba – i pesanti adempimenti burocratici dai costi economici enormi rischiano di penalizzare i piccoli natanti, a tutto vantaggio dei grandi pescherecci e dei forti armatori».