In gergo si chiama mioclonia palpebrale, più nota come palpebra che trema o tremolio alla palpebra. Chi trascorre molto tempo al computer, dorme poco o è spesso sotto stress, probabilmente conosce bene questo disturbo non invalidante ma di certo fastidioso.
Mioclonia significa scossa involontaria, dunque identifica tutti quegli spasmi automatici che possono presentarsi di frequente: il singhiozzo, il tremolio della gamba prima di dormire e, appunto, la palpebra che trema.
La mioclonia palpebrale è un disturbo che può diventare decisamente fastidioso se si ripete più volte o si prolunga nel tempo. Quando uno o più fasci di gruppi muscolari sono attraversati dalla scossa, la palpebra trema provocando uno scatto degli occhi verso l’alto. Si tratta di un movimento improvviso e del tutto privo di sintomi, dura pochi secondi e va via com’è arrivato: all’improvviso.
Non è il caso di allarmarsi: la mioclonia palpebrale è causata da stress, ansia, mancanza di sonno, affaticamento della vista, abuso di alcol o caffeina. Date le premesse, risolvere il problema è piuttosto facile, è necessario: dormire più ore durante la notte, concedesi alcuni momenti di relax, fare una visita oculistica per indagare un’eventuale problema visivo, ridurre il consumo di caffeina e alcol.
In rari casi, però, la palpebra tremolante è il sintomo di un problema molto più importante, come una malattia neurologica o il primo segnale di blefarospasmo.
Il modo più immediato per distinguere un innocuo disturbo da un problema preoccupante è la frequenza e la durata della mioclonia palpebrale. Se dura ben oltre i due giorni e si presenta in modo costante, allora è necessario indagare a fondo e rivolgersi a un oculista. Ne cerchi uno? Contatta uno degli oculisti di ABCsalute.it.