Ebbene sì, anch'io mi sono data ai lievitati. Una frase che può risultare strana - se non pericolosa - detta da una come me, che non ha davvero idea di cosa sia la pazienza e che è concentrata prevalentemente sui cibi pratici, veloci e di sicura riuscita.Lo ammetto, solo fino a qualche tempo fa spalancavo gli occhi stizzita alla parola "lievito di birra", (<<Ci vogliono ore prima che l'impasto si gonfi, siamo mica matti??>>), il lievito madre era un mondo sconosciuto (vabbè, anche adesso se proprio vogliamo sottolineare, ma almeno mi sono informata sull'argomento) e quello istantaneo mio prezioso alleato. Poi, complici le ore passate a sfogliare libri di cucina in cui regnavano ricette di croissant e panini di ogni tipo e la scoperta dei più strampalati trucchetti nei vari blog, ho iniziato ad appassionarmi.Ma sul serio, eh!Un po' come il bambino di quella nota pubblicità di qualche anno fa, che affondava curioso il dito nell'impasto del pane e il mattino dopo lo ritrovava sulla sua tavola. E' stata insomma una scoperta, quella dei dolci lievitati. Una meravigliosa scoperta. E che soddisfazione nel vedere che l'impasto è diventato gonfio, anzi gonfissimo, proprio come doveva, che quasi non ci credi di aver fatto un così bel lavoro. Viene voglia di sedersi lì accanto e osservarlo crescere, nemmeno fosse un bambino. Poi finalmente in forno, dove l'impasto raddoppia ancora e diventa dorato, trasformandosi poi nel dolce vero e proprio. Ma la parte più bella (o in alcuni casi la peggiore!) è il momento in cui, dopo averlo lasciato raffreddare un pochino, si dà il via all'assaggio. Quel dolce venuto così perfetto... sarà anche buono?La ricetta di questo pan brioche l'ho trovata su di un librettino dedicato ai dolci pasquali, e dato che fare la colomba mi sembrava davvero troppo difficile ho pensato di trovare un... ripiego. Mai scelta fu così azzeccata.Come si vede anche dalla foto (scattata appena prima di mangiarlo e perciò di frettissima) è assolutamente perfetto per colazione (perchè no, anche quella del giorno di Pasqua!) con una bella spalmata di marmellata sopra.Per quello che riguarda il sapore io ho aggiunto all'impasto dello zucchero, perchè i 30 g della ricetta originale mi sembravano veramente pochi, e in questo modo il pan brioche è risultato dolce al punto giusto. Si conserva morbido per giorni... se ne rimane!Ingredienti:- 500 g di farina- 20 g di lievito di birra- 4 uova- latte q.b.- 80 g di zucchero semolato- 30 g di cacao amaro in polvere- 60 g di burro - 1 pizzico di sale- 1 bustina di vanillina- acqua q.b.- granella di zucchero Lavorate 150 g di farina con il lievito di birra sbriciolato e una miscela di circa 0,5 dl di acqua e 0,5 dl di latte, fino ad ottenre un impasto elastico. Copritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare per 40 minuit, finchè non è raddoppiato di volume. Setacciate poi la farina rimasta sulla spianatoia con 3 uova, lo zucchero, il burro a pezzetti, la vanillina e il sale, aggiungete il pastello lievitato e cominciate ad impastare. Bagnate con un altro po' di miscela di latte e acqua e lavorate l'impasto finchè non è liscio ed omogeneo. Dividetelo poi in due parti uguali e ad una di esse incorporate il cacao; mettete i panetti in ciotole infarinate e lasciateli lievitare separatamente coperti con un telo per circa 20 minuti. Trascorso il tempo indicato stendete le pagnottine formando due rettangoli della stessa grandezza e sovrapponeteli. Arrotolateli manipolandoli con cura e traferiteli in uno stampo da plum cake imburrato. Coprite e fate lievitare ancora per circa un'oretta. Spennellate la superficie del pan brioche con l'uovo rimasto e incidetene la superficie con un taglio per tutta la lunghezza. Cospargetelo di granella di zucchero e cuocete in forno preriscaldato a 180 ° per circa 30 minuiti.
Ebbene sì, anch'io mi sono data ai lievitati. Una frase che può risultare strana - se non pericolosa - detta da una come me, che non ha davvero idea di cosa sia la pazienza e che è concentrata prevalentemente sui cibi pratici, veloci e di sicura riuscita.Lo ammetto, solo fino a qualche tempo fa spalancavo gli occhi stizzita alla parola "lievito di birra", (<<Ci vogliono ore prima che l'impasto si gonfi, siamo mica matti??>>), il lievito madre era un mondo sconosciuto (vabbè, anche adesso se proprio vogliamo sottolineare, ma almeno mi sono informata sull'argomento) e quello istantaneo mio prezioso alleato. Poi, complici le ore passate a sfogliare libri di cucina in cui regnavano ricette di croissant e panini di ogni tipo e la scoperta dei più strampalati trucchetti nei vari blog, ho iniziato ad appassionarmi.Ma sul serio, eh!Un po' come il bambino di quella nota pubblicità di qualche anno fa, che affondava curioso il dito nell'impasto del pane e il mattino dopo lo ritrovava sulla sua tavola. E' stata insomma una scoperta, quella dei dolci lievitati. Una meravigliosa scoperta. E che soddisfazione nel vedere che l'impasto è diventato gonfio, anzi gonfissimo, proprio come doveva, che quasi non ci credi di aver fatto un così bel lavoro. Viene voglia di sedersi lì accanto e osservarlo crescere, nemmeno fosse un bambino. Poi finalmente in forno, dove l'impasto raddoppia ancora e diventa dorato, trasformandosi poi nel dolce vero e proprio. Ma la parte più bella (o in alcuni casi la peggiore!) è il momento in cui, dopo averlo lasciato raffreddare un pochino, si dà il via all'assaggio. Quel dolce venuto così perfetto... sarà anche buono?La ricetta di questo pan brioche l'ho trovata su di un librettino dedicato ai dolci pasquali, e dato che fare la colomba mi sembrava davvero troppo difficile ho pensato di trovare un... ripiego. Mai scelta fu così azzeccata.Come si vede anche dalla foto (scattata appena prima di mangiarlo e perciò di frettissima) è assolutamente perfetto per colazione (perchè no, anche quella del giorno di Pasqua!) con una bella spalmata di marmellata sopra.Per quello che riguarda il sapore io ho aggiunto all'impasto dello zucchero, perchè i 30 g della ricetta originale mi sembravano veramente pochi, e in questo modo il pan brioche è risultato dolce al punto giusto. Si conserva morbido per giorni... se ne rimane!Ingredienti:- 500 g di farina- 20 g di lievito di birra- 4 uova- latte q.b.- 80 g di zucchero semolato- 30 g di cacao amaro in polvere- 60 g di burro - 1 pizzico di sale- 1 bustina di vanillina- acqua q.b.- granella di zucchero Lavorate 150 g di farina con il lievito di birra sbriciolato e una miscela di circa 0,5 dl di acqua e 0,5 dl di latte, fino ad ottenre un impasto elastico. Copritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare per 40 minuit, finchè non è raddoppiato di volume. Setacciate poi la farina rimasta sulla spianatoia con 3 uova, lo zucchero, il burro a pezzetti, la vanillina e il sale, aggiungete il pastello lievitato e cominciate ad impastare. Bagnate con un altro po' di miscela di latte e acqua e lavorate l'impasto finchè non è liscio ed omogeneo. Dividetelo poi in due parti uguali e ad una di esse incorporate il cacao; mettete i panetti in ciotole infarinate e lasciateli lievitare separatamente coperti con un telo per circa 20 minuti. Trascorso il tempo indicato stendete le pagnottine formando due rettangoli della stessa grandezza e sovrapponeteli. Arrotolateli manipolandoli con cura e traferiteli in uno stampo da plum cake imburrato. Coprite e fate lievitare ancora per circa un'oretta. Spennellate la superficie del pan brioche con l'uovo rimasto e incidetene la superficie con un taglio per tutta la lunghezza. Cospargetelo di granella di zucchero e cuocete in forno preriscaldato a 180 ° per circa 30 minuiti.
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