Gli intenditori non si allarmano per la presenza del sale grosso, non si spaventano della copiosa presenza di olio extravergine di oliva né si stupiscono nel vederla pucciata nel cappuccino. I veri intenditori sanno che stiamo parlando della focaccia, meglio se genovese, alta, soffice, friabile e dai bordi croccanti, divenuta presidio slow food.
Quando si parla di focaccia, si pensa sempre a un impasto pallido e madido di olio… in parte è così, eppure la farina, l’acqua, il lievito, il sale e infine l’olio, se ben dosati e ben lavorati, regaleranno un miracolo gastronomico paragonabile solo alla magia del pane.
La più conosciuta è quella genovese, con rosmarino e sale grosso in superficie, ma sono sicura che se vi dico focaccia di Recco, pugliese, all’uva, alle olive, ripiena e via discorrendo, sapete benissimo a cosa mi riferisco! E la cosa più bella di queste lavorazioni è che partono dagli stessi ingredienti (tranne quella di Recco che non contiene il lievito)! Cambiano solo i tempi di lievitazione (ma questo è molto personale, a seconda che vogliate un impasto più o meno alto) e i condimenti.
Se per la focaccia genovese l’impasto lo dovrete lavorare con le mani e modellare nella teglia ben unta con i polpastrelli, per realizzare quella di Recco vi dovrete armare di energia e pazienza per affinare l’impasto con il matterello fino a renderlo quasi trasparente. Potrete poi divertirvi a fare focaccine con le olive, con i pomodorini, con il timo o il rosmarino, con più o meno sale, farcirle o accompagnarle ai salumi per rendere speciale il momento dell’aperitivo. Certo, se aveste un forno a legna, il risultato sarebbe garantito, ma si riesce egregiamente anche con un forno elettrico! Incuriositi? Volete provare? E allora ecco gli ingredienti!
400 g di acqua, 600 g di farina manitoba (o 0 o metà e metà), 25 g di lievito di birra, 140 g di olio extravergine di oliva, 2 cucchiaini di zucchero (o di miele), 15 g di sale.
Create una fontana ampia di farina e al suo interno versate l’acqua e il lievito, che scioglierete con le mani, lo zucchero, l’olio e inglobate piano piano alla farina e al sale che avrete messo all’esterno della fontana. Lavorate bene l’impasto affinché non ci siano crepe, ma non lavoratelo troppo, altrimenti spezzerete il legame glutinico e impedirete la giusta lievitazione. Quindi ungete una ciotola con abbondante olio, adagiatevi l’impasto e rivestitelo con la pellicola trasparente. Lasciate riposare per un’ora, anche un’ora e mezzo, in luogo tiepido, affinché il volume dell’impasto raddoppi.
Trascorso il tempo prendete una teglia da focaccia, con i bordi non troppo alti, ungetela di olio e adagiatevi l’impasto. Stendetelo con le mani fino a coprire la teglia e spennellatelo con altro olio. Lasciate quindi lievitare altri 30 min. magari sopra il forno acceso. Passato il tempo, lavorate il tutto con i polpastrelli, cospargete con rosmarino e sale grosso e infornate per 15 min. a 200 °C. Prima di servirla fate passare qualche minuto e vedrete che bontà!
Ulaolers…e voi con la focaccia come ve la cavate?