I gironi di qualificazioni europei a Brasile 2014 sono al primo giro di boa: quattro giornate disputate in un mesetto e ora in letargo fino a marzo per lasciar strada a campionati, coppe e feste di Natale. Il momento è quindi propizio per far il punto della situazione.
Russia (gruppo F) e Olanda (gruppo D) sono le uniche squadre a punteggio pieno. Due delle grandi deluse di Euro 2012 hanno dunque iniziato col piede giusto, ma seguendo strade decisamente diverse. Gli orange hanno ripreso quella confidenza col gol che avevano smarrito qualche mese fa e sono andati a vincere 4-1 sia in Ungheria che in Romania. I russi si sono, invece, affidati a mister simpatia Fabio Capello e i risultati si sono visti: in quattro partite nessun gol subito e roboanti vittorie per 1-0 contro Portogallo e… Azerbaigian. Neanche a dirlo la Russia spettacolare che aveva travolto l’Italia in amichevole pre Europei e la Repubblica Céka all’esordio di Euro 2012 non c’è più, ma questa (ahimé) farà più strada.
A proposito di Italia e Repubblica Céka, sembrano queste le squadre che si giocheranno la leadership del gruppo B, con Bulgaria e Danimarca a fare da ago della bilancia. Gli azzurri di Prandelli, dopo le pessime figure con Bulgaria e Malta che sono comunque valse quattro punti, hanno vinto 1-3 in Armenia, grazie a Buffon che ha salvato il risultato sull’1-1 e a una buona mezzora finale, e hanno battuto 3-1 a Milano la Danimarca in una bella partita caratterizzata da tante occasioni e da una sontuosa prestazione di Balotelli, come direbbe Pizzul. Ora sono primi con due punti in più dei céki (bloccati in casa dai bulgari) e, anche se i toni dei giornali sportivi sono da “Pan di zucchero ormai in vista”, la strada è ancora lunga.
Spagna e Francia (gruppo I) hanno invece capito che dovranno lottare fino in fondo: il gol di Giroud in pieno recupero non solo ha riportato in equilibrio il big match e la classifica del girone, ma anche messo fine all’incredibile serie di vittorie consecutive (24) ottenute dagli spagnoli in partite valide come qualificazione a Europei o Mondiali. Il gol in recupero più importante lo ha però realizzato lo svedese Elm. A Berlino (gruppo C) la Germania stratosferica che aveva passeggiato 6-1 in Irlanda si è portata avanti 4-0 grazie alla grande amalgama tra i giovanissimi talenti Reus e Götze, l’ormai esperto Özil e il grande vecchio Klose, arrivato a 67 gol in nazionale, solo uno in meno di Gerd Müller. Poi la squadra si è rilassata, Neuer è impazzito e così la Svezia ha fatto 4 gol, completando una rimonta davvero insperata per chi aveva scommesso sulla X.
La copertina va però alla federazione belga (gruppo A) e non perché questa nuova generazione di fenomeni targata Kompany, Hazard, Witsel, De Bruyne, Fellaini e Benteke e guidata da Wilmots ha riportato i tifosi belgi all’entusiasmo degli anni ottanta, i tempi d’oro di Ceulemans, Pfaff, Gerets e Scifo che valsero una finale europea e un quarto posto mondiale, e neanche perché in quattro giorni la nazionale belga ha strapazzato la Serbia 3-0 a Belgrado e battuto 2-0 in casa la Scozia. Tutt’altro. La federazione belga è da prima pagina perché dopo la vittoria in Serbia è corsa a prenotare un albergo a Salvador de Bahìa ove effettuare il ritiro prima dei mondiali brasiliani. Complimenti per il tempismo, la scaramanzia e la paura dell’inflazione. Evidentemente dalla cima dell’Atomium di Bruxelles qualche dirigente deve aver davvero avvistato il Pan di zucchero.
federico